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Matteo Salvini vuole tagliare i “35 euro al giorno” per l’accoglienza migranti

Il ministro dell’Interno, Matteo Salvini, mira a rivedere la normativa che regola la concessione della protezione umanitaria, a suo giudizio uno status concesso con troppa discrezionalità dai commissari. Inoltre, il capo del Viminale è intenzionato a diminuire il contributo giornaliero che lo Stato italiano eroga per l’accoglienza dei migranti in Italia – i famigerati 35 euro al giorno – e vorrebbe tagliarlo a 20 euro.
A cura di Charlotte Matteini
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Il ministro dell'Interno Matteo Salvini non vuole solamente rivedere le norme che regolano la gestione delle frontiere esterne ma sembra intenzionato a proporre ulteriori riforme attenenti alla questione migratoria, ad esempio la modifica della normativa per la concessione della protezione umanitaria. Per quale motivo? Secondo il capo del Viminale, i rifugiati veri sono molto pochi e la "protezione umanitaria" sarebbe una misura troppo discrezionale che esiste solamente in Italia. “I rifugiati veri sono 7 su 100. Andremo a rivedere la protezione umanitaria, il 30 per cento del totale: occorrono criteri oggettivi per concederla”, ha spiegato Matteo Salvini.

Di una revisione della normativa che regola la concessione della protezione umanitaria ne aveva parlato pochi giorni fa, anticipando il ministro dell'Interno, il neo-governatore della Regione Friuli Venezia Giulia, Massimiliano Fedriga: "La prima cosa è togliere la protezione umanitaria perché esiste solo in Italia. Le protezioni internazionali sono lo status di rifugiato e la protezione sussidiaria. La protezione umanitaria introdotta da Prodi nel 2006 è discrezionale in molti casi basata sulla povertà". Secondo la Lega, la protezione umanitaria andrebbe abolita – o comunque fortemente limitata – perché le maglie della normativa concederebbero troppi margini discrezionali ai commissari impegnati a vagliare l'accettazione delle richieste e verrebbe spesso concessa a quelli che Salvini definisce "migranti economici".

Non solo la protezione umanitaria, secondo quanto si apprende Salvini ha intenzione di diminuire anche il contributo da 35 euro al giorno che lo Stato italiano eroga per l'accoglienza di ogni richiedente asilo o rifugiato assistito presso i Centri di prima accoglienza, i Centri di accoglienza straordinaria (Cas) e quelli del circuito Sprar (Sistema di protezione per i richiedenti asilo e rifugiati). Come spiega il Fatto quotidiano, i 35 euro al giorno – che vanno ripartiti tra chi ospita i migranti e i migranti stessi (i quali percepiscono solo 2,50 euro di pocket money al giorno e non la somma totale) – dovrebbero ridursi a 20 euro giornalieri. Ad annunciare la riforma voluta da Salvini è stato il sottosegretario agli Interni Stefano Candiani.

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