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Matteo Salvini sulla Tav: “Un’opera cominciata è sempre meglio finirla”

Il ministro dell’Interno, Matteo Salvini, ha commentato la manifestazione Si Tav di Torino dichiarando che “un’opera cominciata è sempre meglio finirla. Nel contratto di governo c’è scritto che si analizzano costi e benefici. Noi rispettiamo gli impegni presi. Aspettiamo che gente più competente di me dica se costa di più andare avanti o tornare indietro”.
A cura di Ida Artiaco
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Nel giorno in cui a Torino migliaia di persone sono scese in piazza per dire sì alla Tav nella manifestazione promossa da "Sì, Torino va avanti", non si è fatto attendere il commento del ministro dell'Interno Matteo Salvini sulla questione della realizzazione della tratta ad alta velocità che dovrebbe unire il capoluogo piemontese con Lione. "Io sono sempre convinto che un'opera cominciata è sempre meglio finirla. Però nel contratto c'è l'analisi e aspettiamo i risultati", ha detto, rispondendo alla domanda diretta se la Tav si fa o si blocca, e aggiungendo che "è sempre bello quando c'è la gente che scende in piazza e si dedica alla comunità".

Tuttavia, il vicepremier e leader della Lega ha anche sottolineato, per evitare nuovi contrasti con gli alleati del Movimento 5 Stelle, piuttosto contrariati dalla manifestazione torinese, che "nel contratto di governo c'è scritto che si analizzano costi e benefici. Noi rispettiamo gli impegni presi. Sono convinto che l'Italia abbia bisogno di più opere, più ponti, più strade, più ferrovie, più aeroporti e non meno. Aspettiamo che gente più competente di me dica se costa di più andare avanti o tornare indietro. In linea di principio, vale per la Pedemontana, per la Tav, il Terzo Valico. Io sono sempre convinto che è un’opera cominciata è sempre meglio finirla".

Intanto, sulla manifestazione di Torino è intervenuto anche il ministro dei Trasporti, Danilo Toninelli. Dalla sua pagina Facebook ha dichiarato, esprimendo "massimo rispetto per chi scende in piazza", che "il MoVimento 5 stelle e il Governo del cambiamento non sono contro le grandi opere, ma danno la priorità ai tanti sì necessari che servono per la manutenzione dell’esistente, per mettere in sicurezza il nostro territorio, e perché non avvengano più tragedie come quelle di Genova, di Andria, di Viareggio o delle regioni piegate pochi giorni fa dal maltempo. Tutte queste azioni, insieme, sono la grande opera in cima ai nostri pensieri, il grande intervento a cui diamo priorità e su cui stiamo concentrando il nostro impegno".

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