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Matteo Salvini: “Prima gli italiani, nessuna minaccia può farmi cambiare idea”

Matteo Salvini torna a parlare delle navi delle missioni internazionali che non devono sbarcare tutte in Italia. “Qualcuna sì, tutte no. Non sarà più così semplice”. E ribadisce la linea più volte espressa in campagna elettorale: “Sul mio obiettivo, prima gli italiani, nessuna minaccia potrà farmi cambiare idea”.
A cura di Stefano Rizzuti
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Il ministro dell’Interno Matteo Salvini ribadisce quella che è stata la sua linea politica in tutta la campagna elettorale, inviando un messaggio attraverso il suo profilo Twitter: “Sul mio obiettivo, prima gli italiani, nessuna minaccia potrà farmi cambiare idea”. Salvini scrive ai suoi follower per augurare loro una buona settimana e riepilogando gli impegni che lo vedranno coinvolto in questi sette giorni: “Sarà una settimana intensa e spero utile, con incontri a Roma e in Calabria, in Lombardia, in Veneto e in Abruzzo, in Austria e in Russia”. La questione che preme di più a Salvini è sempre quella dei migranti e dei porti italiani, soprattutto per quanto riguarda le navi delle missioni internazionali. La sua posizione, già espressa ieri, viene ribadita in un’intervista a La Verità, che inizia parlando delle navi con a bordo migranti che non vengono fatte sbarcare in Italia: “Forse hanno capito. Adesso sono in Francia, in Spagna, a Malta”, afferma.

Per quanto riguarda le imbarcazioni delle missioni internazionali, il ministro dell’Interno precisa: “Non sarà più così semplice. Ne ho appena parlato con il presidente del Consiglio e gli ho detto che le navi delle missioni internazionali (Themis, Triton, Sophia) non devono arrivare tutte in Italia. Qualcuna sì, tutte no”. “Prendiamo Sophia – prosegue Salvini – Missione europea, e va bene. Salva le vite, e va bene. Guida italiana, ne siamo orgogliosi. Ma perché gli immigrati recuperati devono per forza arrivare in Italia?”.

La colpa, secondo Salvini, è degli accordi firmatida chi mi ha preceduto, cioè dai simpatici governi del Pd: c'è scritto proprio quello. Forse non capivano… la missione europea Themis prevede 32 imbarcazioni. Di queste 30 sono italiane. Dico io: ma che missione europea è?”. L’obiettivo è cambiare gli accordi: “Giovedì sono a Innsbruck, prima riunione del Consiglio europeo dei ministri dell'Interno. E questo sarà uno dei dossier che metterò sul tavolo. Mi toccherà fare il bastian contrario come sempre, alzare la voce serve”.

Salvini parla anche della questione dell’accoglienza, confermando quanto anticipato da Fanpage.it negli scorsi giorni:

Stiamo riprendendo in mano tutti gli appalti dell'accoglienza per ridurre le spese. Per esempio, il contratto per la manutenzione del maxi centro di Mineo in Sicilia è stato ridotto da tre anni a un anno. Stiamo lavorando con Raffaele Cantone, quindi con l'Autorità anticorruzione, per ridurre drasticamente la somma da 35 a 25 euro. Anche qui, in media con il resto d'Europa. L’obiettivo è riuscirci entro la fine del mese di luglio con un risparmio previsto di 500 milioni di euro: mezzo miliardo. In Italia per chi non è profugo (7% dei richiedenti asilo) e non ha la protezione sussidiaria (5%), ci si è inventati la protezione umanitaria, che allarga la platea di quelli che dobbiamo accogliere. C’è una sentenza della Cassazione che dice che la protezione umanitaria deve avere carattere eccezionale e residuale. E invece qui l'abbiamo portata al 28% del totale. Si dichiarano tutti malati o omosessuali. Cosa che evidentemente non è possibile.

Legittima difesa entro il 2018

Salvini garantisce che la legge sulla legittima difesa si farà entro il 2018: “Sì, prima possibile. Entro il 2018. E abbiamo anche un altro passaggio importante, di cui ho appena parlato con il ministro Bonafede. Cancellare gli sconti di pena e il rito abbreviato per reati particolarmente gravi, come stupro e omicidio. Ci stavamo già riuscendo nella scorsa legislatura. Poi si mise di mezzo Forza Italia, in nome del garantismo. Ma che c'entra il garantismo con lo stupro?”.

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