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Matteo Salvini: “È arrivato il momento del vero cambiamento in Rai, tagliamo i mega stipendi”

Nel giorno del no alla doppia candidatura di Marcello Foa come presidente di Rai e Raicom, anche Matteo Salvini torna a parlare della radiotelevisione italiana: “È arrivato il momento di entrare nel merito del vero cambiamento in Rai, quindi tagliare i mega stipendi – annuncia durante una diretta Facebook – bisogna rimettere il merito al centro della pubblica amministrazione”.
A cura di Tommaso Coluzzi
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"È arrivato il momento di entrare nel merito del vero cambiamento in Rai, quindi tagliare i mega stipendi". Matteo Salvini si connette in diretta su Facebook all'ora di pranzo e, tra i vari temi trattati, parla anche della situazione della radiotelevisione italiana. Secondo il leader della Lega, è il momento di "ridiscutere anche il modello organizzativo della Rai, premiando i tantissimi lavoratori interni, che sono professionisti eccellenti, e non si capisce perché occorra sempre affidarsi ad agenti e produzioni esterne, spendendo milioni e milioni perché tizio è amico di caio o è cugino di Sempronio". Bisogna rimettere "il merito" al centro "anche nella pubblica amministrazione – continua Salvini – stiamo lavorando su una grande riforma per portare il merito anche nella pubblica amministrazione e, dato che la rai è una grande azienda pubblica, ci sono tanti dipendenti pubblici che lavorano bene e dovrebbero essere premiati e incentivati nel loro lavoro, così come ce ne sono altri che non fanno assolutamente nulla e dovrebbero poter essere licenziati come capita nelle aziende private".

Di Maio: "Via i partiti dalla Tv pubblica o tagliare canone"

Questa mattina anche l'altro vicepresidente del Consiglio, Luigi Di Maio, era tornato a parlare della questione, spiegando che "serve subito approvare una legge per spezzare il legame tra la politica e la Rai". Sul tema, portato avanti da anni dal Movimento 5 Stelle, c'è una proposta di legge già depositata dai pentastellati, "che siamo pronti a discutere – ha spiegato il ministro del Lavoro – La tv pubblica è dei cittadini, che pagano il canone, non dei politici". Sostanzialmente, secondo Di Maio, o "si approva subito la legge, a firma Liuzzi, che punta a spezzare il cortocircuito tra politica e servizio pubblico, premiando il merito e la trasparenza", oppure bisogna "tagliare il canone agli italiani".

Terremoto in Rai, no doppia candidatura di Marcello Foa

Questa mattina la commissione di Vigilanza sulla Rai ha approvato la risoluzione del Movimento 5 Stelle sull’incompatibilità del doppio incarico di Marcello Foa come presidente della Rai e della controllata RaiCom. Oltre al partito guidato da Luigi Di Maio hanno votato a favore in 21, tra cui Partito Democratico e Leu, mentre i rappresentanti di Lega e Fratelli d'Italia hanno totalizzato 9 voti contrari.

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