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Matteo Renzi: “Luigi Di Maio è uno squallido bugiardo”

L’ex Presidente del Consiglio Matteo Renzi attacca duramente l’attuale ministro del Lavoro e dello Sviluppo Economico Luigi Di Maio: “Di Maio è un bugiardo. Mi spiace dirlo, perché è un ministro, ma siamo davanti a uno squallido bugiardo”. E rilancia le accuse a Salvini sulle concessioni di Autostrade per l’Italia.
A cura di Redazione
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Continuano le polemiche politiche dopo il crollo del ponte Morandi di Genova e ancora una volta i protagonisti sono Luigi Di Maio e Matteo renzi. L’ex Presidente del Consiglio utilizza la sua eNews per attaccare duramente l’attuale ministro del Lavoro e dello Sviluppo Economico, che a suo dire avrebbe mentito nell’attribuire al Partito Democratico delle responsabilità sui fatti di Genova. “Di Maio è un bugiardo. Mi spiace dirlo, perché è un ministro, ma siamo davanti a uno squallido bugiardo”, attacca Renzi, argomentando: “Ha detto che noi abbiamo fatto leggi per Autostrade e che il loro Governo è il primo che non ha preso soldi. Il decreto pro-Autostrade lo ha votato Salvini, non il PD (2008). I contributi elettorali li ha presi la Lega, non il PD (150.000€). Il Premier Conte è l'avvocato dei concessionari (Aiscat), altro che avvocato del popolo. Il NO alla Gronda, opera fondamentale per Genova, proviene dai Cinque Stelle di Genova ("favoletta"), da Beppe Grillo ("li fermeremo con l'esercito"), da Toninelli (agosto 2018!)”.

L'ex segretario del PD ne ha anche il ministro dei Trasporti Toninelli, finito al centro delle polemiche non solo per l'avvio della procedura di caducazione della concessione di Autostrade per l'Italia, ma anche per un selfie pubblicato ieri, nel pieno del caso Diciotti, la nave della Guardia Costiera italiana cui non viene concesso di sbarcare nel porto di Catania, nonostante le indicazioni proprio del MIT: “Chi ha sbagliato deve pagare. E chi ha sbagliato lo decide la Magistratura, non il Ministro Toninelli. In questa vicenda il Ministro deve fornire spiegazioni, non dare giudizi. Peraltro anziché dare risposte in Parlamento o ai singoli deputati che ieri sono andati al Mit, Toninelli ha pensato bene di tornare al mare. Avessimo fatto noi una cosa del genere sarebbe scoppiata la rivoluzione pentastellata. Ma adesso sono loro il potere, adesso tutti zitti”.

Infine, Renzi attacca la maggioranza di governo, criticando le parole di Giorgetti, che al meeting di Comunione e Liberazione di Rimini aveva sostanzialmente parlato dell'inutilità del Parlamento, immaginando che ci possano essere interventi nel corso della legislatura: “Tutti i grandi professori che due anni fa parlavano di deriva autoritaria devono essere ancora in ferie. Nessuno ha fiatato, nessuno ha aperto bocca. Io dico solo una cosa: vedrete che nei prossimi mesi, torneranno alla carica con le riforme costituzionali. La loro maggioranza è NoVax, NoTav, NoIlva, NoTap, NoEuro, NoGronda. Su qualcosa dovranno compattarsi. E vedrete che, nei prossimi mesi, torneranno alla carica con le riforme costituzionali. E lo porranno loro, dopo averne negato l'importanza due anni fa”.

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