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Matteo Renzi: “Lega e M5S sono cialtroni, ma il vento del consenso cambia rapidamente”

Matteo Renzi, intervistato a Circo Massimo, smentisce l’ipotesi di una sua candidatura alla segreteria del Pd: “Io ho già dato. L’importante è che chi viene eletto non subisca il mio trattamento. La sinistra era più contenta di attaccare un riformista che gli avversari veri”. E sul congresso, sottolinea, deciderà Martina.
A cura di Annalisa Cangemi
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L'ex presidente del Consiglio ed ex segretario del Pd Matteo Renzi è intervenuto questa mattina a Circo Massimo:  "È una barzelletta che non vogliamo fare il congresso a febbraio. Ho sempre detto che chiunque vinca il congresso non deve subire il trattamento che ho subito io in questi anni, con milioni di voti presi e per due volte mi hanno fatto la guerra. Hanno spalancato le porte al populismo. Quando si fa il congresso lo decide Martina". E alla domanda su chi sarà il candidato dei renziani ha detto: "Quando deciderà arriveremo e faremo le nostre proposte. Io candidarmi? Ho già dato, ho fatto due volte il segretario Pd. L'importante è che chi viene eletto non subisca il mio trattamento. La sinistra era più contenta di attaccare un riformista che gli avversari veri".

Renzi ha poi spiegato che l'avvertimento "Non vi libererete di me", pronunciato qualche giorno fa, era rivolto al governo Lega-M5S: "È riferito a chi in maggioranza dice il Pd é morto e Renzi è finito, l'opposizione non c'è. Non si libereranno di noi. Manca il governo, non l'opposizione. Urlo con forza che con questi non solo non facciamo un governo, ma facciamo opposizione dura".  E ha aggiunto: "È fisiologico dopo sei mesi di autoanalisi della sconfitta iniziare a fare opposizione. Sono contento che ci siano grinta e determinazione". Sui sondaggi che continuano a dare a M5S e Lega assieme oltre il 60 per cento dei consensi, Renzi ha commentato: "Anche la mia esperienza dice che il vento del consenso cambia rapidamente".E poi l'affondo: "La produzione industriale (registrata in calo dall'Istat, ndr) è il primo indice del cambiamento, oltre alla fiducia dei consumatori". Secondo l'ex premier l'esecutivo "ha una visione anti economica" e sui vaccini "si sono dimostrati dei cialtroni".

"Hanno messo in un decreto (Milleproroghe, ndr) che parla di tutto anche il rinvio dell'obbligo vaccinale, ma su questo non si scherza – ha detto Renzi – I vaccini non sono cosa su cui può legiferare una classe dirigente di cialtroni come loro; non è un fatto personale se li chiamo così, non è un insulto, credo l'80 per cento degli italiani sia d'accordo". Mentre sul Daspo per i corrotti, provvedimento presentato dal governo, ha affermato: "Se ci sono proposte politiche concrete e serie su cui siamo d'accordo dobbiamo votare a favore, dobbiamo essere onesti per valutarle. Sul Daspo per i corrotti, sull'essere duri sulla corruzione sono d'accordo. Ma va studiato".

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