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Mattarella: “Sì a un memoriale di tutte le vittime del terrorismo in Italia”

Il Capo dello Stato ha ricordato le vittime del terrorismo in Italia e deposto una corona in via Caetani, dove il 9 maggio 1978 venne ritrovato il corpo di Aldo Moro.
A cura di Davide Falcioni
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In occasione della Giornata della Memoria dedicata alle vittime del terrorismo il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha dichiarato: "Ricordare significa anche non rassegnarsi mai nella ricerca della verità. Tanti terrorismi hanno insanguinato l'Italia per lunghi e dolorosi anni. La distanza temporale con quei tragici avvenimenti non deve attenuare il ricordo e la gratitudine per chi, servitore dello Stato o semplice cittadino, ha perso la vita a causa di disegni perversi e folli, pervasi di odio e di sopraffazione". Mattarella ha aggiunto di volersi spendere per la causa di un memoriale: "Trovo di grande interesse la proposta di un memoriale di tutte le vittime del terrorismo in Italia", ha detto.

Anche il Presidente del Senato ha ricordato le vittime del terrorismo, commuovendosi ripetutamente durante il suo discorso soprattutto durante il ricordo del poliziotto Antonio Niedda, "ucciso per difendere quest'Aula", il 4 settembre del 1975. Il Capo dello Stato, insieme al Presidente del Senato, si è recato in Via Caetani, dove venne ritrovato il corpo di Aldo Moro il 9 maggio 1978. Nel frattempo Andrea Orlando, ministro della Giustizia, ha fatto visita a a Maglie, in provincia di Lecce, città natale dello statista: "Il caso Moro – ha detto il guardasigilli – deve essere oggetto di riflessione in ogni momento perché costituisce un riferimento per la nostra democrazia e monito costante a non abbassare la guardia verso tutti i pericoli che la possono mettere in discussione".

Festa dell'Europa, Mattarella: "Meno egoismi per dare prospettive ai giovani"

Dopo la commemorazione delle vittime del terrorismo il Presidente della Repubblica ha partecipato alla festa dell'Europa nel 65esimo anniversario della dichiarazione Schuman, che nel 1950 poneva le basi per la Comunità europea del carbone e dell'acciaio e per la pacificazione del continente dopo la Seconda guerra mondiale. "Noi che siamo europeisti – ha detto Mattarella – non ci stanchiamo di sostenere una maggiore integrazione politica dell'Europa. Serve a questo scopo un cambiamento di rotta per ridurre gli squilibri interni e rivitalizzare le energie penalizzate da eccessi di austerità". Il Capo dello Stato ha aggiunto: "Ci vuole meno egoismo per dare ai nostri giovani europei una prospettiva di lavoro, di vita, di relazioni sempre più intense. Meno egoismo per affrontare in modo positivo il dramma delle migrazioni. Meno egoismo per svolgere un ruolo efficace di pace in Africa e nel Medio Oriente".

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