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Mattarella: “Non c’è movimento che possa mettere in discussione i valori europei”

Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, lancia un monito al governo italiano: “Non è attraverso il calcolo contabile che si definisce il vantaggio che l’Unione assicura a tutti i suoi componenti. Non c’è movimento che possa mettere in discussione questo valore storico, però va fatto comprendere con maggiore efficacia”.
A cura di Charlotte Matteini
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Parlando al vertice del gruppo Arraiolos a Riga, nell'ambito del quale erano riuniti i presidenti di 13 Paesi Europei, il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha ribadito la propria vocazione europeista, ricordando che i risultati raggiunti dall'Unione europea non sono mai "acquisiti per sempre". Entrando nella polemica relativa al bilancio Ue e gli ipotetici veti dell'Italia, Mattarella ha dichiarato: "L'Italia è un contributore attivo dell'Unione. Ma mi sono sempre rifiutato di considerare questi rapporti sul piano del dare e avere, anche perché i benefici dell'integrazione non sono quasi mai monetizzabili interamente. Non è attraverso il calcolo contabile che si definisce il vantaggio che l'Unione assicura a tutti i suoi componenti. Non c'è movimento che possa mettere in discussione questo valore storico, però va fatto comprendere con maggiore efficacia".

La parola nazionalismo gli provoca l'idiosincrasia, non fosse altro che per una questione generazionale. "L'obiettivo è invece una Europa forte, solidale, pacifica, che non si attarda a mercanteggiare sugli spiccioli di bilancio ma guarda al valore più alto e concreto di un futuro in comune", per Mattarella. "Io sono avanti negli anni, sono nato durante i bombardamenti e, forse per questo, mi è rimasta un'innata diffidenza, e un'innata idiosincrasia verso qualunque pericolo di nazionalismo e di guerre per cui occorre riflettere su questo perché corriamo il rischio che riproporre dentro l'Unione un clima che non è soltanto concorrenziale ma è di contrapposizione, che poi diventa contrasto, poi diventa ostilità, diventa non sappiamo cosa", ha spiegato il presidente della Repubblica.

"Ora tutto questo è messo, oggi, in discussione e in crisi. Noi dobbiamo far comprendere, in maniera palese ed evidente, alle nostre pubbliche opinioni, ai nostri concittadini, che anche le realtà attuali, il mercato unico, lo spazio Schengen, l'unione monetaria, rispondono a questo stesso spirito, hanno lo stesso obiettivo: mettere in comune il futuro degli europei", ha concluso il capo dello Stato.

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