Massa, Salvini contestato: un manifestante ferito
Ancora una contestazione per Matteo Salvini. Il leader della Lega, arrivato poche ore fa a massa, in Toscana, è stato accolto – come ormai accade in ogni città italiana dove mette piede – da una vivace contestazione organizzata da partiti della sinistra radicale, movimenti, associazioni studentesche e centri sociali. I contestatori hanno sfondato il cordone di sicurezza organizzato dagli uomini delle forze dell'ordine, che hanno reagito manganellando. Un manifestante è stato ferito, mentre il comizio di Salvini ha avuto inizio regolarmente. I manifestanti hanno lanciato pomodori e uova marce al leader della destra italiana, che a sua volta non ha lesinato provocazioni e insulti oltre all'immancabile post sulla sua pagina facebook.
Proseguono dunque le contestazioni a Matteo Salvini, che ieri è stato accolto da centinaia di manifestanti in Umbria e due giorni fa nelle Marche. Le proteste sono spesso state contraddistinte dal lancio di uova e ortaggi, tanto che il segretario della Lega non ha lesinato attacchi ad Angelino Alfano, che stamani ha risposto: "Nonostante il mio noto dissenso dalle sue parole, mi impegnerò sempre al massimo per il suo diritto a dire ciò che ritiene di dire. Non credo che agli italiani – ha detto ancora Alfano – manchino le parole di Salvini, nel senso che lo sentono parlare in qualunque giorno e a qualunque ora. Non credo che abbia inibita la libertà di parola".
In effetti è difficile sostenere che Salvini non sia adeguatamente tutelato dalle forze dell'ordine. Nelle uscite pubbliche del leader leghista sono stati impegnati, in soli tre mesi, ben 8.500 uomini: "Abbiamo messo sempre in campo tutte le forze possibili per difendere ogni suo intervento pubblico, tant'è che, grazie al cielo per chi ci crede, non gli è mai successo nulla".