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Maroni rigetta l’invito del Pdl, la Lega da sola anche nel 2013

Dopo gli inviti alla riunificazione di Alfano, il triumviro della Lega ribadisce che il Carroccio è intenzionato a correre da solo anche alle politiche ma che a decidere sarà il congresso federale di giugno.
A cura di Antonio Palma
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Maroni rigetta l'invito del Pdl, la Lega da sola anche nel 2013

La Lega andrà da sola alle prossime elezioni amministrative, a confermarlo Roberto Maroni in risposta alle parole concilianti su un possibile apparentamento con gli ex alleati di Governo del segretario Pdl  Angelino Alfano. Non solo, l'ex Ministro dell'interno ha anche ribadito l'intenzione del Carroccio di correre da sola anche per le prossime elezioni politiche del 2013. Le alleanze per il futuro in realtà le stabilirà il prossimo congresso federale leghista del 30 giugno e 1 luglio programmato dopo lo scandalo Belsito, ma le intenzioni della base, rivela Maroni, sono quelle di correre da soli anche alle politiche.

Sarà una scelta autonoma della Lega, ha annunciato il triumviro della Lega rigettando al mittente le avance su una possibile alleanza. Angelino Alfano, infatti, ieri in un incontro elettorale a Conegliano aveva lanciato segnali di distensione con gli ex alleati ricordando il lavoro svolto insieme al Governo "dando al Paese stabilità e riforme". "Non abbiamo mai ritenuto chiuso del tutto il nostro rapporto con la Lega nonostante abbia scelto di separarsi da noi" ha detto Alfano, ricordando che il motivo del divorzio non sono le politiche locali ma la scelta a livello nazionale di appoggiare l'Esecutivo Monti da parte del Pdl.

Un chiaro segnale agli ex alleati per ritornare a discutere insieme però non gradito a Maroni che, ringraziando ironicamente Alfano, ha ribadito che "la Lega deciderà autonomamente che cosa fare" senza farsi influenzare dagli altri. Il Carroccio sconvolto anche all'interno da rese dei conti tra i vari gruppi vuole puntare tutto sugli umori della base, con un ritorno al passato come forza politica radicata sul territorio più che impelagata in questioni di spartizioni di poltrone, prova ne sono i tour dello stesso Maroni nelle province del nord.

L'invito di Alfano, però, è rivolto anche ai moderati dopo gli annunci dei giorni scorsi, un segnale di distensione generico dopo le mosse politiche di questo periodo. "Faremo una grande offensiva diplomatica per riunire i moderati italiani e far sì che loro possano tornare a governare insieme il Paese" ha infatti annunciato l'ex Guardasigilli, insomma un modo per riservarsi spazi di manovra dopo le elezioni amministrative che però come ha confermato lui stesso per il momento non aiutano.

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