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Marò, media: “il Governo indiano ha cambiato atteggiamento”

Secondo il quotidiano locale Economic Times la posizione indiana sul caso dei marò si è ammorbidita grazie a un “dialogo dietro le quinte” con le autorità italiane. Il ministro italiano Gentiloni: “Governo contrariato e deluso”.
A cura di Susanna Picone
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“Sui marò ci auguriamo che la dichiarata disponibilità del governo indiano produca risultati”, finora sono stati “assolutamente deludenti”: in questi termini stamane il ministro Paolo Gentiloni è intervenuto sul caso dei due fucilieri italiani in India a Uno Mattina. Gentiloni ha commentato quella che la stampa indiana presenta oggi come “un radicale cambiamento di opinione del governo indiano sulla vicenda”, e cioè la decisione di non ostacolare in Corte Suprema la richiesta dei due marò di tornare temporaneamente in Italia.  Gentiloni ha ricordato che il no della Corte alle richieste italiane aveva “molto contrariato e deluso” il governo, trattandosi di richieste legittime e di carattere umanitario. Secondo quanto si legge oggi sulla stampa indiana, il governo di New Delhi ha cambiato atteggiamento sul caso dei due marò italiani Massimiliano Latorre e Salvatore Girone e ha compiuto una “inversione a U”, decidendo, nel settembre scorso, di non ostacolare davanti alla Corte Suprema la richiesta di Latorre di tornare in Italia per sottoporsi a cure mediche. È quanto rivelano fonti del governo di New Delhi al quotidiano locale Economic Times, secondo le quali la posizione indiana si sarebbe ammorbidita grazie a un dialogo dietro le quinte con le autorità italiane.

Nell'articolo apparso oggi sulla stampa indiana si ricorda che nel settembre scorso il ministero dell'Interno di New Delhi si era opposto con fermezza alla concessione di un permesso di rientro in Italia per il marò Latorre per sottoporsi a delle cure mediche dopo l'ictus che lo aveva colpito in India. Il governo indiano, tuttavia, decise poi di non opporsi davanti alla Corte Suprema e il ministro degli Esteri, Sushma Swaraj, disse di aver disposto il rientro temporaneo del marò in Italia per ragioni umanitarie. Secondo l'Economic Times questo accadde più o meno nel momento in cui “l’Italia sottopose all’India una proposta per una soluzione consensuale per l’intera questione”. L’Economic Times aggiunge di avere appreso che “il giorno stesso in cui la Corte concesse in settembre a Latorre il permesso per rientrare in Italia, l’amministrazione indiana lavorò intensamente per preparare i documenti necessari e permettere al militare di partire quella stessa notte con un aereo inviato dal governo di Roma”. Un atteggiamento morbido che si è ripetuto prima di Natale quando il Solicitor General non si è opposto all’estensione del permesso di permanenza di Latorre in Italia, incontrando però il parere contrario dello stesso presidente della Corte suprema. Il ministro Gentiloni, commentando questa notizia, ha risposto con un “vedremo” alla domanda se Massimiliano Latorre, che si trova ancora in Italia, tornerà in India a metà gennaio.

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