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Maria Elena Boschi sta con Renzi dopo arresto genitori: “So cosa sono gogna e macchina del fango”

Maria Elena Boschi esprime solidarietà a Matteo Renzi dopo l’arresto dei genitori e parla della macchina del fango che ha “personalmente subito”: “So cos’è la gogna mediatica, l’ho vissuta con mio padre. L’ha vissuta dolorosamente tutta la mia famiglia. E quindi capisco cosa sta succedendo alla famiglia di Renzi”. Boschi annuncia anche il suo sostegno a Roberto Giachetti alle primarie del Pd.
A cura di Stefano Rizzuti
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In questi giorni l’ex sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Maria Elena Boschi, non aveva commentato la notizia degli arresti domiciliari per i genitori di Matteo Renzi. Oggi affida la sua riflessione a un’intervista rilasciata al Foglio: “So cos'è la gogna mediatica, l'ho vissuta con mio padre. L'ha vissuta dolorosamente tutta la mia famiglia. E quindi capisco cosa sta succedendo alla famiglia di Renzi. C'è una questione irrisolta nel nostro paese e riguarda l'uso politico dei fatti giudiziari. Ho sempre avuto fiducia nella giustizia nel suo insieme e continuo ad averla. A volte però possono sbagliare anche i magistrati, per questo il nostro sistema prevede più gradi di giudizio. L'altro problema è che sui fatti giudiziari s'imbastiscono processi in pubblica piazza”.

Boschi parla di una macchina del fango, che ha “personalmente subito” e che è stata “scatenata sui social da M5s e Lega: ho assistito per mesi a un dibattito pubblico violentissimo, su questioni che non riguardavano nemmeno me personalmente. E ora che i fatti si stanno chiarendo, ogni volta che c'è una notizia che va in questa direzione, a ogni archiviazione, non ne parla nessuno. Ecco. Per questo dico che c'è un problema di cultura prima di tutto. Di princìpi. Di rispetto delle persone. I tempi della giustizia vanno aspettati e rispettati. E infatti sono sempre prudente. Mentre in Italia ci si abbandona facilmente alla barbarie, alla violenza verbale. O al silenzio complice e pauroso. All'opportunismo”.

Per Boschi non c’è nessun complotto, però: “È Salvini che da mesi spettacolarizza il ruolo della magistratura, che alimenta il suo consenso agitando un conflitto gladiatorio. È lui che si collega in diretta Facebook per aprire davanti a tutti il plico che contiene il suo avviso di garanzia. Qui ci stiamo solo permettendo d'essere stupiti da un provvedimento restrittivo così serio e con quella tempistica”. Perché secondo l’ex ministro “basta leggere le carte per capire che la misura cautelare nei confronti dei genitori di Renzi è a dir poco ardita. Per l'accusa sarà difficile sostenere questa tesi fino in Cassazione. Ma intanto è partito il massacro sui social e sui media”. E si dice stupita delle modalità riguardanti i domiciliari a Tiziano Renzi e Laura Bovoli: “Due settantenni incensurati messi agli arresti. Un provvedimento così forte che arriva dopo mesi dalla richiesta, in un orario insolito, in coincidenza con il voto su Salvini e per una vicenda di anni fa”.

In politica ultimamente i padri degli esponenti di spicco sono stati al centro di questioni giudiziarie. Tra questi c’è stato anche il padre di Maria Elena Boschi: “Sono stata massacrata per una faccenda per la quale mio padre è stato archiviato a ogni vaglio di garanzia da parte di un giudice. Poi ci sono stati casi che hanno riguardato direttamente Di Battista e Di Maio, in quanto soci dei loro padri e comproprietari delle aziende fondate dai loro genitori o amministratori delle stesse. Per Di Maio e Di Battista si è detto che le colpe dei padri non ricadono sui figli. E per me, che non ero nemmeno coinvolta direttamente, questo principio secondo qualcuno non aveva valore. Il punto su cui dovremmo trovarci tutti è che la giustizia non può diventare strumento di lotta. E la verità dei fatti, almeno un po', andrebbe rispettata”.

Il sostegno a Giachetti alle primarie Pd

Nell’intervista Boschi annuncia anche il suo sostegno a Roberto Giachetti per le primarie del 3 marzo: “Voto Roberto Giachetti. L'unico in questa fase che difende il lavoro e il progetto politico che abbiamo portato avanti in questi anni. Non che non mi fidi di Zingaretti che dice che non farà patti con il Movimento Cinque Stelle…”. Ma c’è un però: “Penso che ci siano fasi in cui tocca ad altri. E questa è una di quelle fasi”. Per quanto riguarda il futuro, "Renzi si è messo nell'ottica di aspettare. Non viviamo questa fase con risentimento, ma la viviamo come un momento di preparazione. Purtroppo toccherà a noi sistemare quello che loro stanno sfasciando. E tanto più dura questo governo, quanto più complicato sarà il lavoro che dovremo fare”.

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