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Margherita Hack: “Le vere escort sono i parlamentari”

L’astrofisica Margherita Hack, in un’intervista rilasciata all’Espresso, ha parlato del modello culturale che ruota attorno al caso Ruby. Per lei le vere escort sono i parlamentari che si venduti al governo.
A cura di Alfonso Biondi
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L'astrofisica Hack

Ieri, nella giornata internazionale della donna, una donna dal grandissimo ingegno ha deciso di fa  sentire la propria voce e di dire la sua su quello che sta succedendo in Italia: stiamo parlando di Margherita Hack, famosa astrofisica e divulgatrice scientifica italiana.

La studiosa 89enne, come riporta l'Espresso, ce l'ha con Berlusconi e con le discutibili modalità con cui vengono selezionate le donne  della classe dirigente italiana: "Non si tratta di moralismo o puritanesimo" – ha detto la Hack- "La vergogna è di regalare posti in Parlamento, al governo, nella Pubblica amministrazione a giovani donne, non in virtù delle loro competenze, ma solo per le loro grazie fisiche, calpestando la dignità di coloro che si fanno strada con la fatica, il lavoro, lo studio".

Ma per l'astrofisica le escort, quelle vere, sono altre. Nel pieno rispetto della parità di genere, infatti, ha affermato che "le vere puttane sono quei parlamentari che si vendono passando dall'opposizione al servizio del premier, deputati escort che vendono le loro prestazioni".

L'esempio che ne viene ai giovani è totalmente sbagliato; il modello culturale che viene così sbandierato, infatti, penalizza senza dubbio chi si impegna negli studi e chi lavora sodo per costruirsi un futuro. E' questo il concetto che la Hack ha evidenziato con forza, dicendo di trovare "vergognoso che un capo di governo che dovrebbe preoccuparsi in primo luogo delle necessità del Paese si sollazzi corrompendo povere ragazze di scarsa cultura e pochi soldi, dando un pessimo esempio a tutti i ragazzi".

L'astrofisica ne ha anche per la Chiesa cattolica, rea, a suo dire, di aver avuto una reazione blanda nei confronti del caso Ruby e dell'universo valoriale che gli gira attorno.

Insomma, parole non certo tenere che accompagnano una posizione netta e che, forse, rivelano il profondo sentimento di sdegno che una parte del paese sente da tempo. La Hack si riferisce a quello stesso sdegno che ha accompagnato la manifestazione del 13 febbraio Se non ora quando?, una manifestazione in cui le donne hanno dato il là a una protesta cui, secondo lei, dovrebbe unirsi tutto il paese.

La studiosa continua quindi nella sua battaglia politica, battaglia che l'ha recentemente portata a essere una delle prime firmatarie dell'appello di Micromega alle opposizioni affinché blocchino il Parlamento con ogni mezzo e contrastino l'operato della maggioranza di governo.

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