Marcia dei No Tav abbatte una recinzione e si ferma davanti al cantiere: denunciati in 20
Il movimento No Tav ha marciato verso il cantiere della Torino-Lione di Chiomonte, in Val di Susa. Uomini, donne, famiglie e bambini hanno proseguito il loro cammino sotto la pioggia, nel pomeriggio, arrivando a circa 150 metri dal cantiere. I partecipanti, più di un migliaio, hanno anche abbattuto una recinzione che hanno incontrato lungo il percorso e si sono fermati al ‘campo delle bandiere’, dove si sono trovati davanti il cordone formato dagli agenti di polizia. Una ventina di manifestanti sono stati denunciati dalle forze dell’ordine per danneggiamento e inottemperanza a provvedimento dell’autorità. La questura di Torino ha inoltre precisato che la manifestazione non era autorizzata.
I manifestanti denunciati hanno usato un flessibile per abbattere la recinzione che era stata messa per proteggere il cantiere lungo i sentieri della Valle Clarea. Secondo quanto riferisce ancora la questura di Torino, erano presenti anche alcuni esponenti del centro sociale Askatasuna di recente liberati dagli arresti domiciliari e sottoposti ad altre misure cautelari nell’ambito dell’inchiesta sugli scontri del primo maggio 2017 a Torino.
Il corteo è arrivato, come detto, a circa 150 metri dal cantiere e gli organizzatori hanno rivendicato questo risultato definendolo “straordinario”. Sulla pagina Facebook degli organizzatori si legge: “Siamo riusciti a proseguire lungo il sentiero e ad avvicinarci al cantiere come non succedeva da tempo”. I manifestanti sono poi tornati verso Venaus per il tradizionale festival ‘Alta Felicità’, appuntamento dei No Tav in Valle di Susa.