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Manuel Pasta, pentito di mafia, si laurea. Con una tesi sui pentiti

Il collaboratore di giustizia, ex esponente del clan Lo Piccolo, si sta laureando in giurisprudenza con una tesi dettata praticamente dalla sua esperienza. Quando fu arrestato gli mancavano solo pochi esami per conseguire la laurea.
A cura di Susanna Picone
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Un pentito che riesce a laurearsi in giurisprudenza con una tesi sui pentiti. È la storia del 37enne Manuel Pasta, prima esponente del clan Lo Piccolo e poi collaboratore di giustizia. Pentito di mafia del quartiere palermitano di San Lorenzo che, da quando ha iniziato a collaborare con la giustizia, ha dato un importante contributo per azzerare il clan di cui faceva parte. Pasta, cambiando vita, ha dato la possibilità alle forze dell’ordine di arrestare circa 200 persone e alla giustizia di condannarne altrettante. E lui, che intanto vive con una nuova identità in una località segreta, ha deciso di riprendere quegli studi che aveva già iniziato prima del suo arresto.

Tesi sul fenomeno del pentitismo – Ha deciso di sostenere gli ultimi sette esami che gli mancavano e di scrivere la tesi per diventare dottore in legge. E la sua tesi in Criminologia è di fatto autobiografica in quanto Pasta ha affrontato il tema del “pentitismo”. 456 pagine e 5 capitoli per ricostruire la storia delle principali collaborazioni con la giustizia, della legislazione vigente, del rapporto con il magistrato “da nemico ad amico” e con il difensore. Un ruolo, quest’ultimo, che viene definito come “fondamentale”. Entro la fine dell’anno il pentito dovrebbe diventare dottore.

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