3.612 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito

Manovra bocciata, Di Maio: “Non arriveranno le cavallette, taglieremo altri sprechi”

Il vicepremier Luigi Di Maio commenta la bocciatura della manovra a Di Martedì: “Non aderisco a questa politica del terrorismo psicologico per la quale adesso con questa bocciatura arriveranno le cavallette. Avremo tutto il tempo di interloquire e dialogare con l’Ue. Noi siamo forti delle nostre ragioni”.
A cura di Annalisa Cangemi
3.612 CONDIVISIONI
Immagine

"Non aderisco a questa politica del terrorismo psicologico per la quale adesso con questa bocciatura arriveranno le cavallette. Avremo tutto il tempo di interloquire e dialogare con l'Ue. Noi siamo forti delle nostre ragioni. Mi hanno insegnato che quando aiuti la gente e sei nel giusto vai avanti". Il vicepremier Luigi Di Maio è stato intervistato durante la trasmissione Di Martedì, dopo la decisione dei commissari dell'Ue"Avevano già detto che non andava bene prima ancora che il governo la scrivesse. Non mi meraviglia". Di Maio ha assicurato che non ci saranno patrimoniali: "Non c'è nessuna volontà di obbligare gli italiani a fare alcunché, non ci sarà nessun obbligo". Mentre sulla possibilità che gli italiani acquistino titoli di Stato ha detto: "Qualsiasi tipo di azione sui titoli di Stato al massimo può essere incentivata. Ma agli italiani non chiederemo nulla si è già chiesto troppo". 

"Ancora non abbiamo finito di tagliare gli sprechi. Nella legge di bilancio c'è un team ‘mani di forbici', che nei prossimi mesi taglierà – lo dico indicando il simbolo dell'arroganza del potere – i vari Air Force Renzi che sono allocati nel bilancio dello Stato", ha spiegato. Poi ha lanciato una bordata a Matteo Renzi"Ci sono sprechi e sprechi da togliere al di là dell'Air Force che quel signore teneva in un hangar, non lo prendeva finché non gli facevano la doccia presidenziale".

Il vicepremier pentastellato ha parlato ancora dello spread: "Quando c'erano Renzi e Gentiloni lo spread era più basso? Grazie mille, facevano macelleria sociale", ha detto rispondendo a Giovanni Floris. "I mercati vogliono più bene all'Italia di quanto non lo vogliono alcuni commissari europei che stanno facendo disaffezionare gli italiani alle istituzione europee. Io – ha detto ancora il leader M5s – guardo ad altri numeri: la precarietà che cresce, la povertà che continua ad aumentare e gli imprenditori che continuano a chiudere. Sono numeri reali che vedo ogni giorno dal ministero del lavoro e mi preoccupano". 

Alla domanda sull'eventuale taglio di poteri, annunciato da Beppe Grillo durante la kermesse Italia5Stelle che si è tenuta nel finesettimana, Di Maio ha ribadito che "nel contratto di governo non c'è niente sul presidente della Repubblica e credo che si debba andare avanti con questo modello. Se si cambiano i poteri del presidente della Repubblica – ha detto Di Maio – si cambia l'assetto costituzionale dello Stato" e questo "vuol dire che vogliamo dire agli italiani che vogliamo fare una riforma costituzionale dell'assetto costituzionale". Ma, ha osservato, "siccome in tutti questi anni se ne sono fatte già troppe, le uniche riforme costituzionali che faremo sono il taglio di 345 parlamentari perché sono troppi e i referendum propositivi senza quorum cosi gli italiani possano approvare le leggi senza bisogno di pregare un parlamentare che faccia i loro interessi".

Riguardo ad Alitalia, ha detto: "Non voglio fare nessuno spezzatino, la voglio rilanciare. Gli italiani in Alitalia hanno già messo troppi soldi e quello che noi vogliamo fare lo facciamo utilizzando quello che già abbiamo a disposizione nel senso che abbiamo molti investitori privati che vogliono aderire a un piano di Alitalia" ha spiegato, precisando di non aver chiesto soldi a Ferrovie ma un piano integrato di trasporto. "Vogliamo che questi due soggetti (Alitalia e Ferrovie ndr) invece di farsi concorrenza possano lavorare insieme a far si che quando un turista atterra in Italia abbia un piano integrato di trasporto e promozione turistica". Non specifica quanti soldi debba mettere Ferrovie: "Prima di tutto deve portare know how, io non ho chiesto soldi, c'e' un amministratore delegato che decide quello che io chiedo a Ferrovie è prima di tutto di lavorare a un progetto industriale per un nuovo piano integrato per trasporto aereo su gomma e ferro. I fondi ci sono, Cdp non li può mettere, al massimo può finanziare l'acquisto o il leasing dei velivoli". Tuttavia, ha ricordato infine, ci sono molti privati interessati.

3.612 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views