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Manila e Giorgio e quella dedica “civile” dopo l’oro nel mondiale di nuoto sincronizzato

Manila Flamini e Giorgio Minisini hanno vinto la medaglia d’oro ai Mondiali di nuoto nel sincro raccontando nella loro esibizione il dramma dei migranti morti nel mediterraneo. Un’esibizione “civile”, in un momento in cui c’è bisogno di civiltà.
A cura di Giulio Cavalli
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In sincronia si è sentito anche l'urlo con cui hanno festeggiato la notizia di avere vinto: Manila Flamini e Giorgio Minisini hanno vinto la medaglia d'oro ai Mondiali di nuoto nel sincro, duo tecnico misto, davanti alla Russia che era strafavorita. Una di quelle vittorie che arriva inaspettata ma che è stata sudata ogni centimetro. Lui ha sfidato i pregiudizi del sincronizzato dimostrando che si può vincere anche senza trucco, costumi eccentrici con uno stile tutto muscoli e velocità. Lei, Manila, racconta di avere pensato decine di volte di smettere di gareggiare in uno sport in cui le classifiche sembravano essere inamovibili. «Di solito ci vogliono tre o quattro anni per crescere di 4 o 5 punti, noi ci siamo spinti verso il futuro da un Mondiale all'altro. Continuano a ripeterci che siamo uno shock», ha detto davanti alle telecamere, stringendo una medaglia d'oro che profuma come le buone notizie che arrivano mentre non te le aspetti.

https://youtu.be/QFI-YHKmU_w

«Ci siamo allenati anche le dita, oltre alle nostre paure, per cercare la perfezione», raccontano. Due anni fa avevano chiuso con un bronzo, gli dicevano di accontentarsi e invece loro hanno insistito. La vittoria come unico obbiettivo. «O si usciva matti o si vinceva». E hanno vinto.

Ma durante l'esibizione Manila e Giorgio hanno deciso di rinunciare alla musica tutta paillette e effetti speciali: nel loro numero hanno raccontato la disperazione dei migranti morti in mare, portando davanti alla giuria la drammatica situazione di un Mediterraneo in cui la tensione non punta al podio ma troppo spesso alla propria sopravvivenza. Una scelta coraggiosa non solo nell'esecuzione, quindi, ma anche e soprattutto nel sottolineare un tema da cui molti fuggono sperando di non esserne coinvolti, auto assolvendosi così. Loro due ne hanno fatto arte, sport e vittoria. E oltre al merito sportivo gli va riconosciuto l'ardire di farsi carico di ciò che succede nel mondo. Una gara di nuoto sincronizzato civile, scriverebbero i critici teatrali.

Un esercizio di civiltà. Senza dubbio. Grazie Giorgio, grazie Manila.

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Autore, attore, scrittore, politicamente attivo. Racconto storie, sul palcoscenico, su carte e su schermo e cerco di tenere allenato il muscolo della curiosità. Collaboro dal 2013 con Fanpage.it, curando le rubriche "Le uova nel paniere" e "L'eroe del giorno" e realizzando il format video "RadioMafiopoli". Quando alcuni mafiosi mi hanno dato dello “scassaminchia” ho deciso di aggiungerlo alle referenze.
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