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“Mamma sto per morire” la madre racconta l’ultima tragica telefonata del figlio di 3 anni

A distanza di 5 anni una madre americana ha deciso di racconta la drammatica morte del figlioletto di soli tre anni, ucciso per mano del padre impazzito. L’uomo aveva già avuto episodi violenti a partire dalla nascita del bimbo. La donna era riuscito a lasciarlo, accordandosi sull’affido del piccolo. Non poteva però immaginare che arrivasse a commettere un gesto tanto atroce.
A cura di Biagio Chiariello
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Sono passati ormai oltre 5 anni da quel giorno, ma Christy Adams, mamma 30enne dalla Carolina del Nord, non lo dimenticherà mai finché avrà vita. La donna era al telefono col figlioletto Jesse di 3 anni, quando ha sentito il marito Carey Adams sparare al piccolo. “Penso al mio bambino ogni singolo giorno e non è mai facile. Cerco di andare avanti con la mia vita, per amore di Christopher, ma è difficile, davvero difficile. Non vorrei mai sentire di una mamma che sta vivendo quello che ho passato”, dice Christy che vive con l’altro suo figlio Christopher di 10 anni. Proprio quando era incinta di quest’ultimo, la donna incontrò l’uomo: “Mostrò grande interesse sentimentale nei miei confronti, e la cosa mi sorprese e mi conquistò. Gli dissi subito si”. La storia d’amore progredì velocemente: “Non potevo credere a quanto ero fortunata, avevo incontrato un vero gentleman che amava me e mio figlio”.

Era il 2007 e a novembre Christy e Carey convolarono a nozze, nonostante il padre di lei si opponesse a quell’unione. E di fatti già dopo un anno le cose cominciarono a cambiare in negativo. Christy rimase incinta di nuovo: “Improvvisamente l’uomo che amavo cominciò ad insultarmi, dicendomi che ero brutta, grassa ed ignorante, e minacciava di affogarmi. Mi ha umiliata, e non credevo che potesse essere vero”. Con la nascita di Jesse, la situazione precipita tra minacce e maltrattamenti.

In un’occasione l’uomo colpisce la compagna sbattendola contro il forno. “Ed il mattino dopo Carey si comportò come se non avesse fatto nulla” ricorda la 30enne. “Ma io andai a denunciarlo e mi trasferii con i ragazzi da mia madre. Allora Carey accusò il colpo, telefonandomi di continuo e dicendomi che sarebbe cambiato e che non l’avrebbe fatto mai più. Qualche mese dopo gli diedi una nuova possibilità, perché vedevo di nuovo l’uomo di cui mi ero innamorata. Ma poi l’ho rimpianto quasi subito” ammette Christy.

Solo nel giugno del 2012, la donna riesce a trovare il coraggio di rompere definitivamente con Carey. La coppia si accorda sull’affido dei bambini, che sarebbero rimasti una settimana con l’una, quella dopo con l’altro. Un giorno di luglio del 2012 avviene la tragedia: Jesse era rimasto con il padre, mentre Christopher si trovava con la mamma, per sua fortuna. Dopo una discussione al telefono, Carey minaccia la donna di uccidere se stesso ed il bambino. Christy si mette in macchina immediatamente e corre dall’ex compagno, nel frattempo avverte la polizia. Qualche istante dopo il piccolo Jesse la chiama, dicendole: “Mamma, sto per morire”, e si sentirono delle urla, seguite da un tonfo e dalla voce di Carey: “Ho appena ucciso Jesse ed è colpa tua”. La donna aggiunge: “Mi disse che il piccolo era sul letto sanguinante ed ormai morto. E lo fece con una calma spaventosa”. L’uomo aveva sparato e ucciso il proprio figlio di 3 anni. Lo stesso Carey si era poi suicidato: “Non mi importava che fosse morto, pensavo solo al mio bimbo” spiega la donna, che per lungo tempo ha ammesso di non ricordare molto di quei momenti così drammatici.

In origine, Christy non era neanche riuscita a parlare a Christopher di quanto era accaduto. Il bimbo però aveva intuito subito tutto: “Parliamo di lui per tutto il tempo, Christopher è riuscito ad andare avanti e si chiede come sarebbe stato suo fratello adesso. Ma io sono sempre abbattuta. Sulla tomba tengo sempre qualche giocattolo che gli era appartenuto, e sento che Jesse ci è in qualche modo accanto. Io gli dico sempre che mi dispiace che sia morto, sento un gran senso di colpa anche se non c’era niente che potessi fare” dice la donna.

Christy ha voluto raccontare la sua storia anche e soprattutto per fare in modo che tragedie simili non succedano mai più: “Troppe persone non trovano il coraggio di parlare, invece bisogna avere coraggio ed io spero di poter aiutare tutti loro. La mia vita è cambiata per sempre; un pezzo del mio cuore e dell’anima è scomparsa, ma manterrò viva la memoria di Jesse “.

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