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Mamma morta di cancro: doveva morire da mesi, ma resiste per festeggiare il primo compleanno del figlio

La 29enne inglese Nicola era affetta da un cancro al cervello con prognosi infausta, e la nascita del suo bambino era stata quasi un miracolo. Il piccolo sarà adottato dallo zio materno, che lo crescerà con la moglie.
A cura di Biagio Chiariello
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Ha perso la sua battaglia contro quel male che la affliggeva da tempo. Tuttavia è riuscita ha realizzare il suo ultimo desiderio: assistere al primo compleanno di suo figlio, Archer. La commovente storia di una mamma 29enne, Nicola Abbott, ha davvero commosso il Regno Unito. La donna è spirata sabato scorso, come racconta il Sun, ma soffriva già anni: già da prima della gravidanza, la chemioterapia, secondo il parere dei medici, avrebbe dovuto renderla sterile. Eppure Nicola, Fleetwood, Lancashire, è rimasta incinta e ha dato alla luce il suo bambino, era il 31 agosto dell’anno scorso: era stato proprio dopo la sua nascita che i medici che l’avevano in cura le avevano detto che il suo tumore al cervello era ormai ad uno stadio terminale. A quel punto la madre single ha avuto la consapevolezza che non sarebbe stata in vita abbastanza a lungo da vederlo crescere: così il fratello maggiore Graeme, 30 anni, e sua moglie Christina, 29 anni, si sono offerti di allevare Archer come loro figlio, insieme ai loro due bimbi.

"L'obiettivo principale di Nicola era quello di arrivare al primo compleanno di Archer. Ad aprile le era stato detto che aveva sei settimane di vita, ma era determinata” racconta il fratello. “Quando Nicola si prefissava un obiettivo, non si fermava. Ci ha sempre detto che era il suo obiettivo. Ha organizzato una festa di compleanno per Archer a luglio perché non pensava che ce l'avrebbe fatta fino alla fine di agosto" dice ancora Graeme. Nonostante la salute precaria, la 29enne è andata in campeggio nel Lake District con la sua famiglia per celebrare il primo compleanno di Archer, solo tre settimane fa. Hanno fatto un picnic con torta, palloncini e striscioni sul lago Windermere. “Tutti dicevano che non ce l’avrebbe fatta, ma alla fine ha vinto lei” ha aggiunto il fratello.  Ora il piccolo si trasferirà a casa degli zii a Springburn, Glasgow (Scozia), con una tutela speciale, per poi essere formalmente adottato nel giro di tre anni.

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