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Mamma critica la pediatra su Facebook, la dottoressa cancella il figlio da lista pazienti

Per il direttore dell’Usl può farlo: “Come un paziente può cambiare medico, così anche il medico può ricusare il paziente”
A cura di A. P.
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Agli utenti del web capita sempre più spesso di usare Facebook o altri social analoghi come un luogo dove sfogare la propria rabbia per torti subiti, presunti o reali che siano, come se si stesse parlando da soli con degli amici. In realtà usare Facebook per scrivere proprie cose o commentare quelle di altri significa essere in piazza con tutto quello che ne consegue, anche se si parla su un gruppo chiuso ma di cui non si conoscono personalmente tutte le persone iscritte. A riprova di tutto questo un curioso episodio avvenuto a Castelfranco Veneto, in provincia di Treviso. Come racconta il quotidiano locale Il Gazzettino, infatti, una mamma del posto che si era lamentata della pediatra dell'asl a cui era stata affidata il figlio si è ritrovata con il bimbo cancellato dal liste della stessa dottoressa.

La donna in particolare aveva utilizzato un gruppo chiuso su Facebook dove si parla della sua città per condividere le proprie preoccupazioni sulla dottoressa con altri utenti del web, soprattutto con altri genitori, lamentandosi della scarsa presenza della pediatra. Ha dimenticato però che il gruppo conta migliaia di iscritti e qualcuno, se non la stessa dottoressa, ha letto tutto. Il medico si è risentito per le contestazioni e ha deciso di cancellare il bambino della donna dalla lista dei suoi pazienti.

"Venti giorni fa ho espresso un'opinione (su Facebook): ho detto che non sono riuscita a parlare direttamente con il medico, in tre settimane ho parlato con due sostituti e una segretaria", ha raccontato la mamma al giornale, aggiungendo: "Poi mi è arrivata la lettera. Ho telefonato, un responsabile dell'Usl 2 mi ha riferito che la dottoressa ha deciso di non seguirmi più a causa di un mio post". Nulla di strano visto che è una possibilità prevista del contratto nazionale dei medici, come ha sottolineato il direttore generale dell'Usl 2, Francesco Benazzi: "Quello tra medico e paziente è un rapporto fiduciario. Come un paziente, se non ha più fiducia, può cambiare medico, così anche il medico può ricusare il paziente"

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