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Maltrattamenti su disabili nel centro che gestiva a Piacenza, prete in carcere

Il sacerdote arrestato dopo una denuncia arrivata alla polizia e dopo alcuni video ripresi dalle telecamere posizionate all’interno del centro dagli inquirenti. Il 60enne si difende e sostiene di aver sempre lavorato nell’interesse dei disabili.
A cura di Antonio Palma
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Dietro all'apparente professionalità del centro di accoglienza per disabili e all'amore per gli ospiti mostrato del prete gestore della struttura si nascondeva, secondo gli inquirenti, una quotidianità fatta di violenze e vessazioni continui  alle quali venivano sottoposti gli indifesi ospiti. Per questo un sacerdote piacentino è stato arrestato nei giorni scorsi dalla polizia di Piacenza dopo un'ordinanza di custodia cautelare in carcere a suo carico con l'accusa di maltrattamenti aggravati e continuati su disabili. Il prete 60enne è stato già interrogato a lungo dal gip Adele Savastano e attraverso il suo legale ha chiesto anche di essere scarcerato in favore degli arresti domiciliare, istanza per la quale il giudice e il pm si sono riservati la decisione che arriverà entro cinque giorni.

A suo carico ci sarebbero i racconti di un ex collaboratore della struttura che da trent'anni a Piacenza accoglie persone con patologie psichiche, ma anche alcuni video delle telecamere nascoste piazzate dagli inquirenti nel centro. Le indagini, condotte dalla squadra mobile della questura di Piacenza, sotto il coordinamento della locale Procura della Repubblica, infatti sarebbero scattate nel settembre scorso dopo una denuncia arrivata alla polizia da un ex dipendente ma sarebbero andate avanti per mesi. Gli agenti quindi hanno collocato nella struttura telecamere che avrebbero documentato le violenze registrando in particolare comportamenti come schiaffi, insulti e umiliazioni.

Le vessazioni si sarebbero ripetute in più occasioni fino all'arresto del prete. Il religioso, che ora si trova nel carcere delle Novate, dal suo canto si difende dalle accuse e sostiene di aver sempre lavorato nell'interesse dei disabili. Anche altri suoi collaboratori sono pronti a difenderlo assicurando di non aver mai avuto segnali di maltrattamenti.

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