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Malgrado il no dell’Ospedale di Padova Chiara Ferragni organizza stage di trucco coi bambini malati

La più nota influencer d’Italia ha tenuto uno stage di trucco ad alcuni giovanissimi pazienti con malattie oncologiche. Ieri l’Ospedale di Padova aveva negato l’autorizzazione a svolgere il corso nel reparto di oncoematologia; lo stage è stato quindi spostato nella Torre della Ricerca.
A cura di Davide Falcioni
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Nonostante il secco rifiuto dei dirigenti dell'ospedale di Padova di organizzare uno stage di trucco con Chiara Ferragni nel reparto di oncoematologia pediatrica, l'influencer si è comunque recata nel nosocomio veneto ed ha incontrato alcuni bambini con malattie oncologiche seguiti dagli specialisti della ‘Città della Speranza'. Per aggirare il divieto arrivato ieri l'incontro si è tenuto nella Torre della Ricerca: l'accesso era riservato e l'ingresso era presidiato dai carabinieri. L'iniziativa è stata documentata dalla stessa Chiara Ferragni con un post pubblicato sulla sua seguitissima pagina Instagram.

Chiara Ferragni ha tenuto una breve lezione di trucco, poi si è soffermata per un paio d'ore con le piccole pazienti rispondendo a tutte le loro domande, spronandole a essere sempre positivi. "Così si infonde self confidence alle pazienti perché quando ti senti carino hai anche più forza per affrontare qualsiasi cosa", ha scritto l'influencer sempre sul social network. Durane l'iniziativa Ferragni ha anche attaccato la stampa, accusata di aver fornito informazioni sbagliate riguardo la sua presenza nell'ospedale di Padova. "Non credete a quello che leggete online – scrive in una storia – assurdo si debba fare speculazione anche su un progetto benefico del genere".

La partecipazione di Chiara Ferragni a uno stage di trucco è diventata ieri un piccolo "giallo": era stata l'influencer ad annunciare la sua presenza nel reparto di oncoematologia dell'Ospedale di Padova, tanto che erano andati a ruba persino i biglietti messi in vendita a 500 euro. Tutto era pronto, ma ieri la Direzione Sanitaria del nosocomio ha improvvisamente negato l'evento, sostenendo che sarebbe stato decisamente inopportuno in un reparto con piccoli pazienti gravemente malati. Per questo si è optato oggi per un luogo più rispettoso della privacy dei degenti e dei loro familiari.

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