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Mafia, operazione a Castelvetrano: caccia ai fiancheggiatori del boss Messina Denaro

Impegnati nella zona di Castelvetrano, in provincia di Trapani, duecento agenti della Squadra Mobile di Palermo e dello Sco. Le perquisizioni sono in corso nelle abitazioni di una trentina di fiancheggiatori del capomafia, tutti indagati per favoreggiamento.
A cura di Susanna Picone
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Maxioperazione stamane nella zona di Castelvetrano, in provincia di Trapani, paese del boss latitante Matteo Messina Denaro. Duecento agenti della Squadra Mobile di Palermo e dello Sco stanno effettuando decine di perquisizioni nelle abitazioni di una trentina di fiancheggiatori del capomafia, tutti indagati per favoreggiamento. Il maxi blitz è coordinato dalla dda di Palermo. L’operazione è scattata all’alba. Nel mirino delle forze dell’ordine ci sono parenti e altri personaggi riconducibili al boss. Messina Denaro risulta latitante dall'estate del 1993, dopo gli attentati mafiosi a Roma, Firenze e Milano. Figlio del boss di Castelvetrano Francesco Messina Denaro, vicino ai corleonesi di Totò Riina, è lui l'ultimo padrino di Cosa Nostra ancora da arrestare.

Terra bruciata intorno al boss latitante – Negli ultimi anni sono finiti in manette diversi familiari di Messina Denaro, come la sorella Patrizia e il cognato Vincenzo Panicola, e decine di fiancheggiatori del boss latitante. Anche il blitz di oggi a Castelvetrano rappresenta quindi un altro passo per colpire chi aiuta il boss nella sua lunga latitanza. Per gli indagati infatti si profila il reato di procurata inosservanza della pena aggravato dall'agevolazione mafiosa. Gli agenti della Squadra Mobile di Palermo e dello Sco impegnati nell’operazione stanno perquisendo case, masserie, magazzini nel territorio di Castelvetrano e in comuni vicini. Stanno anche utilizzando particolari attrezzature per verificare l’esistenza di cavità o bunker all’interno di immobili. Le indagini per la cattura del latitante sono coordinate dal procuratore di Palermo Francesco Lo Voi e dall'aggiunto Paolo Guido.

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