303 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito

Mafia: fiumi di cocaina per la “Palermo bene” e caffè imposto ai bar, 32 arresti

Trentadue persone sono state arrestate a Palermo dai carabinieri del comando provinciale su delega della Direzione distrettuale antimafia del capoluogo siciliano. Secondo quanto emerge dall’operazione è lo spaccio di droga la principale fonte di reddito di Cosa Nostra. Tra i clienti molti professionisti, imprenditori, architetti, dentisti.
A cura di Susanna Picone
303 CONDIVISIONI
Immagine

Scattato stamane un blitz antimafia eseguito dal Comando Provinciale dei Carabinieri di Palermo che ha portato all’arresto di trentadue persone ritenute, a vario titolo, responsabili di associazione per delinquere di stampo mafioso, concorso esterno in associazione mafiosa, estorsioni aggravate dal metodo mafioso, favoreggiamento reale aggravato, trasferimento fraudolento di valori, sleale concorrenza aggravata dalle finalità mafiose, spaccio di sostanze stupefacenti e detenzione illecita di armi. La Dda di Palermo ha scoperto un traffico di droga legato a Cosa Nostra: fiumi di cocaina riservati alla cosiddetta “Palermo bene”. Tra i clienti c’erano molti professionisti, tra imprenditori, architetti, dentisti, avvocati. Qualcuno, particolarmente esigente, si faceva portare la droga anche nei propri studi. “L’indagine costituisce un’ulteriore fase di un’articolata manovra investigativa condotta dal Reparto Operativo – Nucleo Investigativo anche sul mandamento mafioso di Porta Nuova che ha consentito di comprovare la perdurante operatività dell’articolazione di Cosa Nostra”, fanno sapere gli inquirenti.

Caffè imposto ai commercianti e bus turistici – Dall'operazione è emerso come il mandamento mafioso di Porta Nuova avesse organizzato funzionali piazze di spaccio di sostanze stupefacenti, che continua a costituire la principale fonte di reddito di Cosa Nostra. Si trattava di un sistema in grado di soddisfare tutti giorni e a ogni ora le richieste di droga, in particolare cocaina, da parte appunto della Palermo bene. Sono state individuate anche due diverse attività, una imprenditoriale e l'altra commerciale, ubicate a Palermo e riconducibili agli esponenti di vertice di Cosa Nostra, ma intestate a prestanome e quindi sottoposte a sequestro preventivo. I proventi della droga, a quanto emerso, venivano reinvestiti dai boss nei bus per le visite guidate e nel commercio. Gli investimenti più recenti sono stati in un’agenzia di autobus che organizza visite turistiche in città, in un ristorantino e nelle forniture di caffè, imposte ai commercianti del centro.

303 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views