4 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito

Madrid, emergenza rifiuti: gli spazzini scioperano dopo l’annuncio di 1.400 licenziamenti

Da nove giorni la città è ridotta a un enorme cumulo di rifiuti, con un’emergenza sanitaria ormai alle porte. Colpa del Comune, che per ripianare il debito di 7 miliardi di euro ha deciso di licenziare 1.400 spazzini e ridurre gli stipendi agli altri.
A cura di D. F.
4 CONDIVISIONI
Immagine

L'emergenza rifiuti ha varcato i confini del nostro paese ed è sbarcata in Spagna, per l'esattezza a Madrid, dove dal 5 novembre gli addetti alla nettezza urbana sono in sciopero vista la decisione delle quattro imprese che hanno sottoscritto il contratto con il comune di presentare un massiccio piano di licenziamenti e tagli di stipendi: 1.400 persone rischiano il lavoro, ma per chi rimane il salario potrebbe scendere da 1.000 a 700 euro. Dopo 9 giorni di sciopero la situazione sta diventando insostenibile, una vera e propria emergenza che – se non verrà ripristinata la raccolta – diventerà anche sanitaria. Le strade della capitale spagnola sono ormai una discarica: rifiuti organici, bottiglie, avanzi alimentari. Un giornalista del Guardian ha persino avuto la curiosa idea di seguire la "sorte" di un osso di prosciutto scarnificato, che da giorni "vaga" nelle strade senza che nessuno lo raccolga.

Insomma, la situazione è ormai al limite della sopportazione. Sotto accusa in particolare il sindaco della città, Ana Botella, moglie dell'ex premier Aznar, attaccata da tutti i media per la totale assenza di proposte che facciano tornare i sindacati sui loro passi e revochino lo sciopero. Il problema dei rifiuti si attanaglia sulla città in uno degli anni più duri: nel pieno della disastrosa crisi economica, e a pochi mesi dalla bocciatura di Madrid come città ospitante i Giochi Olimpici del 2020, e con un crollo verticale del turismo (che invece, nel resto della Spagna, è in crescita). A ciò si aggiunga il debito contratto dal Comune, pari a 7 miliardi di euro: di gran lunga il più elevato rispetto al resto del paese. Lo scopo della prima cittadina della capitale era proprio quello di abbattere il debito, andando tuttavia a colpire proprio i lavoratori di un servizio indispensabile per la città. Che, comprensibilmente, hanno reagito scioperando.

4 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views