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Macerata: tutto pronto per il processo a Traini, ragazza ferita chiede 750mila euro

Traini è accusato dei reati di strage aggravata dall’odio razziale, sei tentati omicidi, porto abusivo d’arma e danneggiamento. L’Avvocato difensore punta sulla seminfermità mentale. Per la difesa infatti Traini sarebbe affetto da un disturbo bipolare.
A cura di Antonio Palma
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È tutto pronto al Tribunale di Macerata per il via al processo a carico di Luca Traini, il 28enne di Tolentino protagonista della folle sparatoria andata in scena il 3 febbraio scorso per le vie del capoluogo di provincia marchigiano  a danno di cittadini extracomunitari e di colore.  La prima udienza è prevista infatti per il 9 maggio prossimo quando per l'imputato, attualmente detenuto nel carcere di Ancona, si aprirà il dibattimento davanti ai giudici della Corte d'Assise con le pesantissime accuse di strage aggravata dall'odio razziale, sei tentati omicidi, porto abusivo d'arma e una serie di altri reati minori tra cui il danneggiamento. Nel procedimento giudiziario si costituiranno  diverse parti civili tra cui il Comune di Macerata e i feriti di quella drammatica mattinata come Jennifer, 25enne nigeriana.

La ragazza si trovava davanti alla stazione ferroviaria di Macerata quella brutta mattina quando Traini si mise in auto vagando per le vie della città alla ricerca di migranti africani da colpire e uccidere. Le persone di colore infatti erano diventate per lui il capro espiatorio dell’intera vicenda di Pamela Mastropietro la diciottenne romana uccisa e trovata a pezzi in due trolley abbandonati nelle campagne della provincia marchigiana. La giovane Jennifer venne raggiunta alla spalla sinistra da un proiettile esploso  dalla pistola Glock calibro 9 di Luca Traini e rimase ferita anche se in maniera non grave. Jennifer ora chiederà  un risarcimento di 750mila euro a carico di Traini per i danni subiti.

Come ricostruito dalle indagini degli inquirenti, la rappresaglia era scattata dopo che i 28enne aveva sentito per l'ennesima  volta in radio la notizia dell'uccisione di Pamela per la quale sono accusati quattro nigeriani, di cui tre arrestati. Traini, arrestato dopo ore di paura in città, non ha mai negato e non si è mai pentito, dicendosi dispiaciuto solo per aver ferito una donna. Ora il suo legale, l'avvocato Giancarlo Giulianelli, giocherà la carta dalla seminfermità mentale. Per la difesa infatti Traini sarebbe affetto da un disturbo bipolare che ne avrebbe compromesso in parte la capacità di intendere e volere.

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