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Macerata, si ferisce con la motozappa: pensionato morto dissanguato nel suo terreno

L’uomo di 68 anni è scivolato nel punto in cui era finito l’attrezzo, lungo l’argine di un fiume, e le pale gli hanno reciso l’arteria femorale. Inutili i soccorsi. Solo pochi anni fa Orazio Antonelli era sopravvissuto ad un terrificante incidente stradale.
A cura di Biagio Chiariello
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immagine di repertorio
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Dramma nella tarda mattinata di ieri nella Marche. Un pensionato di 68 anni è morto a Tolentino, in provincia di Macerata, a seguito di un incidente avvenuto mentre lavorava nel suo appezzamento di terra con una motozappa in contrada Ributino di Tolentino vicino all’argine del fiume Chienti. Secondo quanto ricostruito, Orazio Antonelli, ex dipendente della Poltrona Frau, avrebbe perso il controllo del mezzo, con la motozappa che è finita lungo gli argini del fiume. Nel tentativo di recuperarla, l’uomo sarebbe scivolate finendo per lesionarsi l’arteria femorale con le pale del mezzo agricolo. Ad accorgersi dell'accaduto la moglie che ha chiamato subito i soccorsi che non hanno potuto fare nulla per salvare il 68enne deceduto per dissanguamento a causa delle gravissime lesioni. Sul posto i sanitari del 118 e i carabinieri del Norm e della Stazione di Tolentino per accertamenti e rilievi del caso. Informata l'Autorità Giudiziaria, è stata disposta la restituzione della salma ai familiari.

A ricordarlo è Massimo Mazzoleni, responsabile della produzione della Frau: “Nei suoi ultimi anni di carriera ha ricoperto il ruolo di magazziniere: gestiva il deposito di cuscini e cartone. Era il magazzino più funzionale dell’azienda. Una predisposizione al lavoro che ho visto in pochi” dice a Cronache Maceratesi. Una vita non semplice quella di Orazio. “Qualche giorno dopo il pensionamento – racconta Mazzoleni – mentre si dirigeva alla cena di addio coi colleghi, aveva avuto un terribile incidente stradale”. Dopo il coma e la convalescenza, si era però ripreso. “L’ho rivisto 5-6 mesi fa: l’ho trovato benissimo – ricorda ancora Mazzoleni – Non ho parole, sono distrutto…”.

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