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M5s scrive all’Osce: “Voto inquinato in Italia è problema cronico, garantisca libera scelta”

Il Movimento 5 Stelle esulta per la disponibilità offerta dall’Osce a monitorare il voto delle prossime elezioni politiche italiane. In una lettera inviata all’Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa, gli esponenti del M5s chiedono di garantire la libertà del voto considerando che “il problema del voto inquinato in Italia è cronico e resiste negli anni”.
A cura di Stefano Rizzuti
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Dopo la disponibilità offerta dall’Osce, l’Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa, a seguire lo svolgimento delle operazioni di voto alle prossime elezioni politiche in Italia, il Movimento 5 Stelle e il suo candidato alla presidenza del Consiglio Luigi Di Maio esultano e inviano una lettera agli stessi osservatori per ribadire la loro volontà – già espressa in passato – di usufruire del lavoro dell’Osce per monitorare il voto. In una lettera inviata agli organi preposti dell’Organizzazione da Luigi Di Maio, Emanuele Scagliusi, Fabio Massimo Castaldo e Ignazio Corrao, gli esponenti del M5s parlano di casi di voto sospetto negli ultimi anni che dimostrerebbero come “il problema del voto inquinato in Italia è cronico e resiste negli anni”.

Nella lettera il M5s parla di “casi preoccupanti” che si verificano “da tempo anche in Italia”: “Dal momento che consideriamo l’esito di questo voto determinante per la vita delle istituzioni e dei cittadini italiani, riteniamo opportuno sollecitare l’attenzione dell’Osce, affinché valuti l’opportunità di avviare una specifica missione di osservazione elettorale e di focus sulla situazione dei media e sul rispetto della par condicio, durante la campagna elettorale per le prossime elezioni politiche del 2018”.

L’Osce negli scorsi giorni ha fatto sapere di essere pronta a monitorare le prossime elezioni, una notizia che “conforta” il MoVimento che ritiene “opportuno un sostegno per garantire ai cittadini italiani elettori la libertà di voto e saremmo felicissimi di incontrarvi il prima possibile per approfondire il tema”. Secondo quanto riportato da Di Maio a inizio dicembre i membri dell’Organizzazione incontreranno i gruppi politici e “la delegazione del M5s sarà ricevuta il 10”.

“Se nessuno dei partiti si oppone – scrive ancora il vicepresidente della Camera – hanno tutta l’autonomia di poter venir a controllare la regolarità del voto. Noi ci auspichiamo che sia davvero così per non far piombare tutta l'Italia nella situazione in cui si trova oggi la Sicilia. L'Osce si occuperà di monitorare per garantire la regolarità del voto e sottolineiamo la necessità di un focus sulla situazione dei media e del tempo da loro dedicato ai vari gruppi politici”.

Nella lettera gli esponenti dei Cinque Stelle esprimono la loro “preoccupazione in vista delle prossime elezioni politiche” parlando dei recenti casi di presunti brogli elettorali in Sicilia per le elezioni regionali che si sono tenute a novembre, parlando di “voto di scambio”, “compravendita” e altri casi del recente passato come quelli che hanno riguardato la Campania o l’Umbria, stando alle denunce degli attivisti pentastellati.

L’accusa ai media

Nella lettera, il M5s chiede anche di valutare la “necessità di un focus sulla situazione dei media e del tempo da loro dedicato ai vari gruppi politici. Infatti, è da mesi che osserviamo una certa riluttanza da parte delle principali emittenti televisive nazionali, pubbliche e private, nel rispettare i tempi di parola previsti per i vari gruppi politici. Dallo studio dei suddetti dati emerge che il M5S, nonostante alle ultime elezioni politiche fosse il gruppo parlamentare maggiormente suffragato dagli italiani, ottiene molto meno spazio di parola rispetto a gruppi parlamentari meno suffragati”. Problema ancora più rilevante, secondo il MoVimento, nel caso dei dati relativi a Mediaset: “Ritenuto che il maggior azionista delle emittenti Mediaset è uno degli attori della imminente campagna elettorale, direi che il rischio di disparità sia tutt’altro che remoto”.

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