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M5s: “Giornali che scrivono falsità danneggiano i cittadini. Ora legge su editori puri”

Nel pieno delle polemiche sul caso che vede protagonista il padre di Luigi Di Maio, il M5s torna a parlare di una legge che riguardi il comparto editoriale: “Il MoVimento 5 Stelle non ce l’ha con la stampa ma con i suoi comportamenti che mortificano il fondamentale ruolo dei giornalisti, narratori della realtà”.
A cura di Redazione
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Nel piano della tempesta mediatica che si è abbattuta sulla famiglia Di Maio, al centro di numerosi approfondimenti giornalistici in particolar modo per quel che riguarda le attività imprenditoriali del padre dell'attuale ministro del Lavoro, il Movimento 5 Stelle torna ad affrontare il tema della libertà di stampa e degli interventi legislativi nel comparto editoriale. Con un lungo post pubblicato sul blog delle stelle e attribuito al sottosegretario con delega all'Editoria Vito Crimi, il M5s rilancia l'idea di una legge sugli editori puri e sull'equo compenso giornalistico. Spiega Crimi: "In uno Stato democratico la libertà di stampa è una delle manifestazioni fondamentali della libertà individuale. Oltre a consentire l’espressione del pensiero, permette ai cittadini di “controllare” l’operato del potere attraverso il racconto dei fatti. Ecco il punto: il MoVimento 5 Stelle non ce l’ha con la stampa ma con i suoi comportamenti che mortificano il fondamentale ruolo dei giornalisti, narratori della realtà".

Nella lettura del parlamentare grillino, "il MoVimento 5 Stelle da quando è nato è oggetto di durissime campagne di delegittimazione" e quando i giornali pubblicano "un titolo falso o offensivo", creano "danni enormi al diritto dei cittadini ad essere informati correttamente". Poi l'affondo: "Abbiamo vinto le elezioni perché tantissimi italiani non ne potevano più della vecchia politica e dei suoi fallimenti. E non permettiamo a nessuno di gettare fango sul nostro operato. Piuttosto, la stampa, i giornalisti, dimostrino di essere rigorosi e preparati a fare le pulci al potere e a chi guida il Paese. Questo è il suo compito e questo deve farlo sempre. E non solo con il MoVimento 5 Stelle". Come spiegano fonti grillini, l'intenzione del governo sarebbe quella di lavorare a una legge sugli editori puri, in cui saranno inserite norme per l'equo compenso ai giornalisti. Il provvedimento dovrebbe essere presentato tra gennaio e febbraio.

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