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Elezioni politiche 2018

M5S, Casaleggio: “Pubblicheremo dati parlamentarie, ma rispetteremo la privacy dei votanti”

In un’intervista Davide Casaleggio, uno dei capi del M5S spiega perché finora non sono stati diffusi i dati delle parlamentarie e perché gli eletti dovranno versare 300 euro mensili.
A cura di Annalisa Cangemi
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Il presidente dell'associazione Rousseau Davide Casaleggio ha spiegato perché non sono stati ancora diffusi i nomi delle parlamentarie del 16 e 17 gennaio: "I dati delle parlamentarie saranno pubblicati rispettando la volontà di chi ha chiesto di non rendere pubblici i suoi dati".

In un'intervista sul Fatto Quotidiano Davide Casaleggio non fornisce però una data precisa. E quando i giornalisti gli chiedono se ci saranno ricorsi da parte degli esclusi risponde così: "Non temiamo ricorsi perché tutto il processo delle votazioni è stato fatto seguendo quanto prescritto dallo statuto del M5S"

Appena un mese fa il Garante per la Privacy ha fatto sapere che sta valutando sanzioni proprio nei confronti del Movimento, al termine di un'istruttoria aperta la scorsa estate dopo gli episodi di violazione dei sistemi informatici che hanno coinvolto la piattaforma Rousseau e altri siti web riconducibili a M5S. Il Garante aveva dichiarato illecito il trattamento dei dati personali per a mancata indicazione delle società Wind Tre S.p.a. e Itnet S.r.l. quali responsabili del trattamento dei dati personali degli utenti dei diversi siti. E inoltre il Garante sottolineava che sarebbe stato possibile risalire all'identità dei votanti. Ma Casaleggio è convinto che il M5S non abbia commesso alcun illecito: "Abbiamo già risposto.  […] Quando utilizzeremo la blockchain questo tipo di illazioni non avranno più alcun fondamento". 

Spiega anche il perché per gli eletti è previsto un versamento di 300 euro mensili, che serviranno per garantire il funzionamento della piattaforma. Ma nel dettaglio a quanto ammontano i costi di gestione? Casaleggio dice che "I costi che deve sostenere l'associazione non sono solo di mantenimento della piattaforma. Ci sono persone che vi lavorano a tempo pieno, altre part time, e anche persone che contribuiscono in maniera volontaria" – e aggiunge – "C'è poi il discorso della sicurezza. Nell'ultimo anno abbiamo fatto molti investimenti in questo senso per garantire il massimo ai nostri iscritti e ne faremo di ulteriori. Abbiamo in mente anche investimenti per lo sviluppo della piattaforma, in particolare l'utilizzo del blockchain per il voto e un nuovo sistema di verifica dei documenti, perché il nostro obiettivo per il 2018 è raggiungere un milione di iscritti certificati". E anticipa che d'ora in poi eventi come quello di Pescara saranno molto più frequenti, e comunque assicura che "ogni euro sarà investito nello sviluppo dell'associazione", ribadendo che per la sua carica di capo del M5S non prende alcun compenso.

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