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Lutto nel mondo della musica: è morto Claudio Scimone, papà dei Solisti Veneti

Mondo della musica in lutto. Nella notte è morto a Padova il maestro Claudio Scimone, fondatore e direttore dei “Solisti Veneti” dal 1959. Fatali le complicanze respiratorie dopo una caduta avvenuta qualche tempo fa in vacanza che gli aveva provocato la frattura di alcune costole. Avrebbe compiuto 84 anni a dicembre.
A cura di Susanna Picone
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Grave lutto nel mondo della musica. È morto la notte scorsa a Padova il maestro Claudio Scimone, fondatore nel 1959 e direttore musicale de “I Solisti Veneti”, formazione della quale ha diretto tutti i concerti, le registrazioni, l’opera di ricerca e le pubblicazioni. Descritto come un uomo tenace e determinato, come ricordano i quotidiani di Padova l’ultimo concerto il maestro lo aveva diretto nella chiesa degli Eremitani, finendo dirigendo da seduto dopo che era caduto a terra. Sembra che le condizioni del maestro, che avrebbe compiuto 84 anni a dicembre, siano improvvisamente precipitate e che la morte si debba attribuire a delle complicazioni respiratorie, successive a una rovinosa caduta che gli aveva procurato la rottura di alcune costole.

La carriera del maestro Claudio Scimone

Padovano classe 1934, Claudio Scimone fu allievo per la direzione d’orchestra di Dimitri Mitropoulos e Franco Ferrara. Ha esordito nel campo operistico al Covent Garden di Londra con l’“Elisir d’Amore” ed ha collaborato con molte delle massime istituzioni mondiali. Scimone è stato direttore onorario dell’Orchestra Gulbenkian di Lisbona della quale è stato per 15 anni Direttore stabile. Nella sua carriera ha anche collaborato con la Fondazione Rossini di Pesaro per l’edizione dell’Opera Omnia Rossiniana e ha diretto tre “prime moderne” rossiniane al Rossini Opera Festival di Pesaro, collocandosi fra i quattro nomi storici più illustri della rassegna. Ha inoltre dedicato un’appassionata attività alla formazione dei giovani, è stato docente della Classe di Orchestra nel Conservatorio di Venezia e per quasi trenta anni e direttore del Conservatorio superiore di Musica di Padova. Per il suo lavoro ha ricevuto dalla Presidenza della Repubblica l’onorificenza di Cavaliere di Gran Croce al merito della Repubblica ed è stato l’unico musicista ad aver ricevuto dalla Regione del Veneto il Leone del Veneto conferito all’unanimità dal Parlamento Regionale. L’Università di Padova recentemente gli ha conferito la laurea honoris causa in Giurisprudenza e nel 2017 ha ricevuto dall’“International Catholic Film Festival” Il Premio Speciale alla Carriera. Prima di morire, il maestro ha rivolto un appello al mondo istituzionale padovano e veneto “per ottenere la condizione economica a cui eravamo abituati” e per garantire il futuro dei Solisti Veneti, vittima di tagli di fondi regionali.

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