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Lutto a Treviso, malore improvviso nel sonno: Marco, atleta e nuotatore, muore a 34 anni

È morto Marco Montagner, atleta e istruttore di nuoto di 34 anni di Caerano San Marco, in provincia di Treviso: un malore improvviso lo ha colpito nel sonno e non si è mai più risvegliato. A dare l’allarme è stata la moglie Monica. A stroncarlo forse un infarto, anche se pare che il giovane godesse di buona salute: “Questa notizia lascia in tutti noi un senso di vuoto, impotenza e dolore senza limiti”.
A cura di Ida Artiaco
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È arrivata come un fulmine a ciel sereno la notizia della morte di Marco Montagner, scomparso nella notte tra mercoledì 13 e giovedì 14 marzo, a soli 34 anni nella sua casa di Caerano San Marco, in provincia di Treviso. Atleta e istruttore di nuoto, ha avuto un malore improvviso durante la notte e non si è mai più risvegliato. A dare l'allarme è stata la moglie Monica, che accorgendosi che non respirava mentre era ancora nel letto, ha chiamato i soccorsi. Quando i sanitari del 118 sono arrivati, per lui non c'era già più nulla da fare. A stroncarlo è stato probabilmente un infarto, anche se pare non avesse alcuna patologia pregressa ed anzi godesse di buona salute.

Marco lavorava come designer meccanico ma era soprattutto molto attivo nello sport e nell’associazionismo. Istruttore di nuoto, era uno dei protagonisti del Palio di Montebelluna, nel quale gareggiava per la Contrada di Posmon il Pozzo. E tra i primi a esprimere dolore e sgomento per la sua morte, c'è stato proprio Nicola Palumbo, presidente dell’associazione che ogni anno organizza la manifestazione. "Il Palio è una grande famiglia – ha scritto su Facebook -. La scomparsa di Marco Montagner lascia in tutti noi un senso di vuoto, impotenza e dolore senza limiti, per una vita stroncata troppo presto. Perdiamo un amico, una persona generosa, un atleta di valore".

Ma tanti sono i messaggi che nelle ultime ore amici e conoscenti stanno lasciando sui social network per ricordare l'atleta. "Voglio ricordarti con un momento, quello relativo alla finale dei campionati italiani di società del 2013. Mentre ti avviavi ai blocchi di partenza, scorgendomi al di là della rete di recinzione, ti avvicinasti per dirmi: Raffaele, ti confido che questa sarà la mia ultima gara, grazie per tutte le opportunità che mi avete dato", ha scritto Raffaele. "Un grande dolore ci affligge. Tutta la nostra contrada è vicina in questo momento così difficile alla moglie Monica e alla famiglia. Ci piace ricordarti cosi, col tuo gran sorriso e la maglia arancione", si legge su un'altra pagina.

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