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L’ultimo messaggio di Patrick, prima di suicidarsi a 18 anni: “Amate la natura e non siate egoisti”

Patrick Bogo, il 18enne trovato senza vita in fondo a un crepaccio nella zona di Passo Giau, in provincia di Belluno, non è rimasto vittima di un incidente ma si è suicidato gettandosi nel vuoto. Il motivo del suo gesto spiegato in un video messaggio registrato sul suo smartphone: “Non mi sento di appartenere a questo mondo, in cui non vedo nulla di buono”.
A cura di Ida Artiaco
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Patrick Bogo, 18 anni (Facebook).
Patrick Bogo, 18 anni (Facebook).

"Mi uccido perché l'uomo sta distruggendo la natura. Non siate egoisti". Con queste parole si chiude il video messaggio registrato da Patrick Bogo, il 18enne che si è tolto la vita lo scorso giovedì sul Passo Giau, in provincia di Belluno. All'inizio si pensava ad una tragica fatalità, ma così non è stato: il giovane ha deciso di farla finita affidando ad un filmato registrato con il suo smartphone la spiegazione della sua decisione, prima di gettarsi nel vuoto. È stato suo padre Michele a leggerne il contenuto durante la cerimonia funebre, dove non vi era la salma ma solo una sua foto gigantesca, sorridente come sempre in sella alla sua moto. "Non mi sento di appartenere a questo mondo, in cui non vedo nulla di buono. Vedo gli uomini come macchine egoiste che distruggono la natura per interessi personali. Io non voglio vivere in un mondo così e non potrei vivere in un mondo diverso, perché così lo abbiamo creato nei secoli", sono state le parole d'addio di Patrick.

Il suo amore per la natura lo ha spinto ad un gesto estremo. Ma non c'è rabbia nelle sue parole, come sottolinea il papà: "Quando ho guardato il video non ho capito subito quello che Patrick intendeva dirci. Ho avuto una reazione di rabbia. Ma mio figlio aveva una sensibilità particolare, si sentiva parte della natura e alla natura ha voluto tornare. Nel video non ha un sussulto, era perfettamente consapevole di ciò che faceva". E, infine, fa un appello a tutti gli amici del figlio scomparso: "Per ricordarlo nel modo che a lui piacerebbe, fate un piccolo gesto: prendete una piantina, chiamatela Patrick, tenetela vicino a voi e datele da bere ogni giorno. Così lui crescerà con voi". Gli ha fatto eco Don Attilio nel corso dell'omelia, quando ha sottolineato che "Patrick ci insegna che per esser vivi nel cuore degli altri bisogna amare. E io chiedo a voi ragazzi di essere sale e luce, di assaporare la vita ogni giorno. Perché voi non siete i vostri sbagli, ma siete tutte le cose belle che avete nel cuore".

Patrick Bogo era scomparso la scorsa settimana, quando in sella alla sua inseparabile moto era andato a fare una escursione in montagna. Il suo corpo senza vita è stato ritrovato dopo due giorni di ricerche, sabato 20 ottobre, in fondo a un crepaccio nella zona di Passo Giau, che si trova tra i comuni di Selva di Cadore, Colle Santa Lucia e Cortina d’Ampezzo. La motocicletta del ragazzo è stata ritrovata lì dove l’aveva regolarmente parcheggiata, all’altezza del valico, senza nulla di strano. All'inizio gli inquirenti hanno pensato che fosse rimasto vittima di un incidente, ma la verità era un'altra.

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