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L’ultimo desiderio di Caleb, 11 anni: “Voglio che la mia bara sia ricoperta di adesivi da corsa”

Caleb Hammond, 11 anni, ieri ha perso la sua battaglia contro la leucemia. Lui che era un grandissimo appassionato di automobilismo, prima di morire ha fatto quella richiesta alla mamma e il web ha risposto presente. Anche la Nascar ha deciso di omaggiarlo.
A cura di Biagio Chiariello
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Era consapevole che non ce l’avrebbe fatta. E per questo motivo aveva chiesto alla sua mamma di realizzare il suo ultimo, struggente desiderio: ricoprire la sua piccola bara con degli adesivi legati al mondo delle corse. Caleb Hammond, 11 anni, è morto nella notte tra domenica e lunedì, secondo un post pubblicato su Facebook dalla madre Holly Kempf: "Il nostro piccolo Mr se ne è andato serenamente nel sonno alle 2 di questa mattina, circondato dalle nostre famiglie. Ha detto che si stava preparando ad andarsene; ha aggiunto sorridendo che mi aveva sognato. Con la mia mano sul suo petto, ho sentito il suo ultimo respiro e il battito del suo cuore” sono le commoventi parole della donna.

"Oggi corriamo alla memoria di Caleb", ha scritto su Twitter l'account ufficiale NASCAR, la società che organizza e gestisce numerosi campionati automobilistici, principalmente negli Stati Uniti e in Canada. "Le nostre più sentite condoglianze vanno agli amici e alla famiglia di Caleb Hammond”. La NASCAR ha tenuto un momento di silenzio per il bimbo, prima che le gare iniziassero a Indianapolis. Il bimbo aveva iniziato ad appassionarsi alle corse sin dall'età di due anni, grazie a suo zio Chris Playle che abita vicino alla Southern Iowa Speedway a Oskaloosa. "Era il mio compagno di corse. Mi divertivo tanto quanto lui a guardare le corse” dice l’uomo.

La sua passione per l’automobilista è ciò che ha spinto la richiesta di adesivi. Playle ha detto all’appello hanno partecipato tantissime persone, contribuendo a mantenere alto il morale di tutti nonostante la tragedia. "Uno dei suoi obiettivi era essere in grado di guidare una macchina da corsa quando sarebbe diventato più grande” ha detto papà John a The Oskaloosa Herald.

Al bimbo era stata diagnosticata per la prima volta una forma di leucemia linfoblastica acuta all'età di nove anni, presso il Blank Children's Hospital di Des Moines. Aveva ricevuto un trapianto di midollo osseo a gennaio, ma il cancro è tornato aggressivo dopo il trattamento.

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