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Luigi Di Maio minaccia: “Chi fa cadere il governo sarà responsabile di un nuovo Monti”

Secondo Luigi Di Maio il governo gialloverde andrà avanti ancora quattro anni. Ma soprattutto se qualcuno decidesse di farlo cadere “dovrebbe assumersi la responsabilità di un nuovo governo Monti”. Il capo politico del Movimento 5 Stelle, intervistato dal Corriere, ha parlato anche di salario minimo, degli attriti con la Lega e dei contrasti interni al partito pentastellato.
A cura di Tommaso Coluzzi
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"Il Governo dura altri quattro anni. Chi lo fa cadere si prende una bella responsabilità, perché significherebbe far tornare il Pd insieme ad altri Monti e altre Fornero". Si apre così l'intervista del Corriere al vicepresidente del Consiglio Luigi Di Maio, con una dura presa di posizione verso chi continua a mettere alla prova questo governo. Ma ora la priorità è "far ripartire il Paese" e per questo "serve coraggio", serve insistere con l'Unione europea, perché "se si tratta di tagliare il cuneo fiscale e creare decine di migliaia di posti di lavoro bisogna andare avanti". C'è una questione aperta sul salario minimo, una misura che è da tempo al centro dell'attenzione di diversi partiti, tra cui il Movimento 5 Stelle, con Di Maio che si è detto pronto al confronto con i sindacati: "Sono alcuni di loro che fanno la guerra al M5s – ha spiegato il ministro del Lavoro – Forse hanno capito che presto gli tagliamo i privilegi, incluse le pensioni d'oro. Quando sarà opportuno li vedrò". Mentre sulla spesa per l'istituzione del salario minimo orario il capo politico pentastellato ha tranquillizzato la Lega: "il costo sulle Casse dello Stato è zero", perché "è un'operazione in cui vinciamo tutti", con "stipendi più alti, più lavoro e meno tasse alle imprese".

Poi Luigi Di Maio è tornato sugli attriti con la Lega e sulla tensione che a tratti continua a caratterizzare questo governo: "Mi ha sorpreso il cambio di approccio su minibot, perché ricordo che vollero inserirli a tutti i costi nel contratto – ha spiegato il leader del Movimento 5 Stelle – Comunque per me conta che lo Stato paghi". Mentre per quanto riguarda le coperture per la flat tax Di Maio ha sottolineato di non avere motivo di pensare che il partito di Matteo Salvini "non abbia individuato le coperture", l'importante è che "per farla non si mettano le mani in tasca agli italiani, sarebbe paradossale" .

Sul fronte dei contrasti interni al Movimento 5 Stelle Luigi Di Maio ha detto di non voler parlare di "queste sciocchezze", spiegando di aver scambiato dei messaggi con Alessandro di Battista. Mentre, per quanto riguarda gli altri addii al partito pentastellato, il vicepresidente del Consiglio ha concluso: "Certe persone è meglio perderle che trovarle".

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