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Luigi Di Maio: “Il Movimento 5 Stelle è disorganizzato, non può essere sempre colpa mia”

Luigi Di Maio è intervenuto su Rtl 102.5, spiegando che il Movimento 5 Stelle ha bisogno urgente di essere riorganizzato: “Da sei anni tutto quello che succede è colpa mia – ha detto Di Maio – il Movimento così com’è non può andare avanti se non si dà un radicale cambiamento alla sua struttura organizzativa, servono nuovi referenti regionali e nazionali”.
A cura di Tommaso Coluzzi
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Il giorno dopo il vertice tanto atteso tra il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, e i suoi due vice, Matteo Salvini e Luigi Di Maio, il capo politico del Movimento 5 Stelle è intervenuto su Rtl 102.5: "È andato bene perché ci siamo dati degli obiettivi che sono quelli della riduzione delle tasse, di far approvare la legge sul salario minimo e di ottenere dei buoni risultati per gli italiani – ha spiegato Di Maio – andiamo avanti se si tutelano gli interessi degli italiani". Per quanto riguarda lo spettro di una procedura di infrazione, il leader dei pentastellati ha sottolineato l'importanza della convinzione di questo governo: "Siamo un paese fondatore dell’Unione Europea, siamo al pari della Francia e della Germania, siamo un Paese che può pretendere più rispetto in Europa – ha spiegato il ministro del Lavoro – e allora la legge di bilancio di fine anno, quella di dicembre, deve aumentare gli stipendi e abbassare le tasse". Servirà dunque una "presa di posizione ferma con l'Ue, non mi interessa andare allo scontro – ha insistito Di Maio – ma bisogna ottenere risultati per i cittadini italiani, altrimenti faremmo come tutti gli altri che davano la colpa all'Europa".

In vista c'è anche una riorganizzazione del Movimento 5 Stelle, con il vicepresidente del Consiglio che ha sottolineato: "Da sei anni ogni cosa che succede nel Movimento è sempre colpa mia – ha spiegato Luigi Di Maio – ma il Movimento così com’è, così come non è strutturato e organizzato, non può andare avanti se non si dà un radicale cambiamento alla sua struttura organizzativa". Secondo il capo politico dei pentastallati, "è bellissimo dire di non avere una struttura né un'organizzazione", ma poi va a finire che "ogni cosa la decide il capo politico" e che poi "quando non va bene qualcosa divento l’unico destinatario delle accuse". Il processo di riorganizzazione interna, secondo Di Maio, "non è più rinviabile", devono essere istituiti dei "referenti regionali e nazionali per temi organizzativi che comincino a far funzionare meglio il Movimento sul territorio, ma soprattutto gente che si prenda le responsabilità".

Durante l'intervista Luigi Di Maio ha risposto brevemente anche a domande su questioni inerenti al suo lavoro ministeriale, sottolineando che l’accordo FCA-Renault "non può decidere il futuro dal punto di vista della produzione di auto in Italia", ma "va fatto un serio discorso sui dazi, riaprendo le trattative tra Unione Europe e Stati Uniti per l’export di automobili". Mentre sulla vicenda Alitalia ci sono "delle buone notizie in dirittura d’arrivo, questa settimana sarà cruciale". Invece Whirlpool, ha spiegato il capo politico del Movimento 5 Stelle, "non ha tenuto fede ai patti, è un’azienda che ha firmato un accordo dicendo che teneva aperti gli stabilimenti in Italia e dopo sei mesi si è rimangiata la parola e dice di voler chiudere lo stabilimento di Napoli". Oggi, ha annunciato Di Maio "firmerò una direttiva ministeriale che revoca tutti gli incentivi revocabili a questa azienda, circa 15 milioni di euro, perché ci dobbiamo far rispettare".

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