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Luigi Di Maio contro Juncker: “Lacrime di coccodrillo non mi commuovono, a maggio nessuna pietà”

Il vicepresidente del Consiglio, Luigi Di Maio, attacca il presidente della Commissione europea, Jean-Claude Juncker, dopo le sue parole sulla Grecia e sull’austerità: “Le lacrime di coccodrillo non mi commuovono. I cittadini europei non si fanno fregare da finti pentimenti fuori tempo massimo e il 26 maggio non avranno nessuna pietà”.
A cura di Stefano Rizzuti
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Luigi Di Maio contro Jean-Claude Juncker. Ancora una volta. Lo scontro tra il vicepresidente del Consiglio e il presidente della Commissione europea continua: dopo la querelle sulla legge di Bilancio, oggi Di Maio passa all’attacco di Juncker per le sue ultime dichiarazioni. La campagna elettorale del M5s in vista delle elezioni europee, iniziata ieri con il viaggio a Strasburgo di Di Maio e Di Battista, continua e prende di mira il presidente dell’esecutivo Ue con un post sul blog delle stelle. “Le lacrime di coccodrillo non mi commuovono”, afferma il vicepresidente del Consiglio facendo riferimento alle parole pronunciate da Juncker sulla Grecia, con la sua confessione di aver sbagliato con l’austerità. “Juncker e tutti i suoi accoliti hanno devastato la vita di migliaia di famiglie con tagli folli mentre buttavano 1 miliardo di euro l’anno in sprechi come il doppio Parlamento di Strasburgo. Sono errori che si pagano”, scrive ancora.

Di Maio accusa Juncker per le sue ultime dichiarazioni: “Il presidente della Commissione europea, Jean Claude Juncker, inizia a sentire il terreno mancargli sotto i piedi a pochi mesi dalle elezioni europee. Dopo anni in cui ha benedetto i tagli in nome dell’austerità adesso parla di ‘austerità avventata’ e di aver dato ‘troppo influenza al Fondo Monetario Internazionale’ e ‘poca solidarietà nei confronti della Grecia’. Insomma l’austerità è stata fatta per sbaglio, è stata avventata ‘non certo perché volevamo colpire chi lavora o chi è disoccupato’. Invece è proprio quello che hanno fatto con le loro politiche economiche scellerate e ingiustificate”. Il M5s lancia quindi un messaggio in vista delle elezioni: “I cittadini europei non si fanno fregare da finti pentimenti fuori tempo massimo e il 26 maggio non avranno nessuna pietà”.

Le parole di Juncker sulla Grecia

Il presidente della Commissione europea è intervenuto a Strasburgo in occasione delle celebrazioni dei 20 anni dell’Euro, parlando dell’austerità imposta negli scorsi anni dall’Ue, definendola “avventata”. Ma non solo: Juncker ammette anche gli errori comunitari con la Grecia: “Non siamo stati sufficientemente solidali con la Grecia e con i greci. Abbiamo insultato i greci”, ha affermato. Prima di dirsi sollevato per ciò che comunque è successo dopo: “Mi rallegro di constatare che la Grecia, il Portogallo ed altri Paesi hanno ritrovato se non un posto al sole, un posto tra le antiche democrazie europee”.

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