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Luigi Di Maio assicura: “Non ci sarà una manovra correttiva né una patrimoniale”

Il vicepresidente del Consiglio, Luigi Di Maio, torna ad assicurare che nonostante la mancata (o molto bassa) crescita dell’economia italiana, non ci sarà una patrimoniale: “Lo hanno detto tutti i ministri e io assicuro che non ci sarà una manovra correttiva, né una patrimoniale”, garantisce il ministro del Lavoro.
A cura di Stefano Rizzuti
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Il vicepresidente del Consiglio Luigi Di Maio torna ad assicurare che non ci sarà una manovra correttiva né una patrimoniale per rimediare alla difficile situazione dei conti italiani e alla mancata (o molto bassa) crescita stimata da vari istituti per il 2019. Intervistato durante la trasmissione Mattino Cinque, in onda su Canale 5, Di Maio garantisce: “Lo hanno detto tutti i ministri e io assicuro che non ci sarà una manovra correttiva, né una patrimoniale”. Di Maio cerca di rassicurare anche sulla tenuta del governo e sugli scontri all’interno dell’esecutivo: “Il fatto che ci sia il consiglio dei ministri oggi, il fatto che stiamo approvando un decreto importante per la crescita economica, testimonia il che il governo è compatto”.

Il vicepresidente del Consiglio torna anche a parlare dei rapporti con la Lega, dopo le frasi di ieri sul partito di Matteo Salvini: “Sui fatti concreti noi lavoriamo benissimo. Quando ci sono derive di ultra destra, mi preoccupo e devo prendere le distanze”. Di Maio, intanto, cerca di mettere a tacere anche le polemiche sul ruolo del ministro dell’Economia, Giovanni Tria: “Lasciamo in pace il ministro Tria, lasciamolo lavorare. Se facciamo il dl crescita e rimborsiamo i truffati è un lavoro di squadra. La Lega può confermare che non ho mai chiesto un sostituto di Tria all'Economia. Nel ministero dell'Economia confluiscono i lavori di tutti i ministri, ma io parlo di lavoro di squadra. Quindi, se il Governo sta lavorando bene, sta lavorando bene anche il ministro dell'Economia”.

Altra notizia di ieri è l’abolizione del bonus baby sitter e asili nido: un beneficio riservato a quelle madri lavoratrici che decidono di rinunciare al congedo parentale, ricevendo in cambio fino a 600 euro al mese per pagare la baby sitter o la retta dell’asilo nido. Secondo Di Maio questa notizia, però, “è falsa”. Nonostante sia stato proprio l’Inps a comunicarla e a certificare che il taglio è stato previsto dalla legge di Bilancio 2019, varata da questo governo. Per Di Maio, “il bonus per il baby sitting è passato da 500 a fino a 1.500 euro. Nei prossimi due mesi approveremo un provvedimento che permetterà alle coppie di avere uno sconto del 50% sui pannolini, uno sgravio da 300 a fino 600 euro sugli asili e altri sgravi per il baby sitting”.

Il capo politico del M5s si esprime poi su quanto successo a Roma, a Torre Maura: “Io credo che ci siano tensioni sociali legate al fatto che tante persone, tanti italiani sono in difficoltà. Non giustifico chi calpesta il pane o fa atti di violenza, ma so che ci sono tante tensioni sociali tra italiani e stranieri ed è mio dovere abbassare queste tensioni sociali e lavoro ogni giorno per questo. Aspettiamo anche le indagini della polizia per capire se si tratta di una cosa organizzata da un partito tipo Casapound o di ultradestra o se c'erano cittadini”.

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