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Lucio Amelio al MADRE: 30 anni di arte contemporanea a Napoli

Una mostra dedicata a Lucio Amelio, “dalla Modern Art Agency a Terrae Motus”: il gallerista visto attraverso i suoi artisti e le sue attività. Dal 22 novembre al 9 marzo, il museo MADRE omaggia Amelio a 20 anni dalla sua scomparsa.
A cura di Gabriella Valente
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In occasione dei 20 anni dalla scomparsa di Lucio Amelio (1931-1994) il MADRE di Napoli omaggia il suo gallerista, colui che a partire dal 1965 ha contribuito a rendere la città partenopea un fondamentale luogo di produzione e riflessione artistica.

La mostra

Lucio Amelio. Dalla Modern Art Agency alla genesi di Terrae Motus (1965-1982). Documenti, opere, una storia… Questo è il complesso titolo della mostra che racconta un lungo e affascinante brano di storia dell’arte contemporanea; perché la storia di Lucio Amelio è anche la storia dell’arte, dei tanti artisti che  intorno a lui gravitarono e dei loro lavori. Risultato di un’accurata ricerca d’archivio sulle mostre, i progetti, i contatti e gli eventi legati a Lucio Amelio, l’esposizione presenta opere fondamentali di più di 50 artisti italiani e stranieri, con un corredo di oltre 500 documenti storici come lettere autografe, schizzi di allestimento, fotografie, inviti, cataloghi. Come a Napoli nel periodo di Amelio, così al MADRE per i prossimi mesi sarà possibile incontrare i grandi artisti degli anni ‘60, ’70 e ’80.

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Le opere e gli artisti

La mostra è un racconto visivo dell’attività travolgente del gallerista napoletano, che seppe entrare in contatto con gli artisti più promettenti e con quelli più famosi, e seppe cogliere il valore delle più innovative correnti espressive dei suoi anni. Al MADRE il percorso espositivo si apre con opere di Fontana, Manzoni, Burri, che documentano la ricerca sui rapporti fra astrazione e figurazione alla fine degli anni Sessanta. Seguono le sale dedicate all’allora nascente Arte Povera con pezzi di Calzolari, Fabro, Mario e Marisa Merz, Paolini, Pistoletto, Kounellis. Dalle opere della “Nuova Creatività nel Mezzogiorno” si passa ai documenti sulla ricerca performativa e teatrale per giungere alle ricerche concettuali di autori come Dan Graham e Daniel Buren ed arrivare alle colorate sale pop di Andy Warhol e all’arte impegnata di Joseph Beuys. Proseguendo, oltre ad opere di Ontani, Paladino, Clemente ed altri italiani, sono esposti lavori di maestri come Richter, Rauschenberg, Cragg. Al tutto si aggiunge una sezione fotografica che presenta opere di autori come i Becher, Gilbert & George, Mimmo Jodice.

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Lucio Amelio

Da questa ricca ed ampia mostra si comprende quanto incisivamente Amelio, carismatico come pochi, intraprendente e ostinato, abbia proiettato Napoli in una prospettiva internazionale, facendo della sua città adorata uno dei luoghi clou dell’arte dell’epoca. Ha scoperto artisti autoctoni e portato quelli stranieri nei quartieri partenopei; così ha ravvivato ed incantato il mercato e il collezionismo napoletani creando un sistema ed un ambiente artistico mai visti prima in città.

Dalla Modern Art Agency a Terrae Motus

L’avvio ufficiale della “rivoluzione” di Amelio fu l’apertura della galleria Modern Art Agency il 18 novembre 1965. A partire da lì, tra mostre personali e collettive, progetti di arte pubblica, collaborazioni per esposizioni istituzionali e attività editoriale, Lucio Amelio segnò il dibattito e le ricerche artistiche dei suoi anni, esplorando le pratiche più sperimentali, approfondendo le relazioni fra arte americana ed europea e spaziando dal concettuale alla performance, dalla nuova creatività del Mezzogiorno alla fotografia, al cinema, al teatro, alla musica. Negli anni ’80, quasi a conclusione del percorso che dalla Modern Art Agency era iniziato, Amelio riuscì a mettere in atto uno dei suoi progetti più celebri e duraturi, quello di una mostra che raccogliesse opere sul tema del terremoto, ispirate al cataclisma che colpì l’Irpinia nel 1980: decine di artisti risposero alla convocazione con opere che sono gli intensi capolavori della raccolta Terrae Motus, in esposizione permanente alla Reggia di Caserta, ma in questi mesi in parte ed eccezionalmente esposti al Museo MADRE.

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Orari e biglietti

La mostra dedicata a Lucio Amelio, allestita al terzo piano del MADRE, è visitabile dal lunedì al sabato (martedì escluso) dalle 10.00 alle 19.30; la domenica dalle 10.00 alle 20.00. Il costo del biglietto va dai 7 ai 3,5 euro. Per conoscere le riduzioni e per tutte le informazioni si veda il sito ufficiale del museo a questo link.

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