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Lucca, ucciso in casa da un’intossicazione di monossido: Marco muore a 40 anni, grave un suo amico

A dare l’allarme è stata la mamma di uno dei uomini, preoccupata per non aver ricevuto risposta alle sue chiamate. La vittima lascia una figlia di 4 anni. Morto anche il cane che era in casa con loro, mentre il sopravvissuto è ricoverato in condizioni critiche all’ospedale di Cinisello di Pisa.
A cura di Ida Artiaco
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È stato trovato senza vita nella sua casa a Cà della Palma di San Pellegrino in Alpe, nel comune di Castiglione di Garfagnana, in provincia di Lucca, probabilmente ucciso da un'intossicazione dovuta al monossido di carbonio. È successo nella notte tra domenica 14 e lunedì 15 gennaio: la vittima, Marco Alderighi, aveva solo 40 anni ed era un noto ristoratore, oltre ad essere conosciuto per avere giocato in varie squadre di calcio amatoriale. Un suo amico, Michele Di Giovanni, 43 anni, che si trovava con lui nell'edifico risulta invece gravemente ferito. Una vera e propria tragedia per il piccolo comune toscano. A dare l'allarme è stata la mamma di uno dei due uomini, entrambi originari di Empoli.

La donna aveva provato a contattarli senza mai ricevere risposta, così ha allertato i carabinieri che dopo qualche ora hanno fatto la tragica scoperta. Quando sono arrivati nell'abitazione, i militari hanno trovato uno dei due già senza vita, riverso sulle scale, dove era finito forse nel disperato tentativo di trovare una via di fuga. La vittima lascia una figlia di 4 anni, mentre il sopravvissuto al momento è stato intubato e trasferito con il Pegaso all'ospedale di Cisanello di Pisa. Le sue condizioni sono molto critiche. È morto anche il cane che era in casa con loro. Intanto, si aspettano gli esami dell'autopsia sul corpo di Marco per fare luce sulle reali cause del decesso, anche se secondo gli inquirenti la causa più probabile sarebbe da ricercarsi in una stufa malfunzionante che ha saturato gli ambienti di monossido di carbonio e che ha provocato il dramma. Il personale dei vigili del fuoco ha effettuato i controlli ambientali e le operazioni propedeutiche al sequestro dei locali e degli impianti alimentati a gpl.

Marco Alderighi non è l'unica vittima del monossido di carbonio. Anzi, nelle ultime settimane sono sempre più numerose le notizie di decessi dovuti a questo tipo di intossicazione. Solo la scorsa settimana ad Alessandria un'intera famiglia è stata sterminata a causa del malfunzionamento di una caldaia a metano all'interno della vecchia casa in cui si trovavano le tre persone coinvolte, e ancora prima aveva commosso tutta l'Italia la storia di Luca Bertolaso e Alex Ferrari, i due fidanzati uccisi sempre dal monossido mentre trascorrevano il fine settimana in una casa a Verona insieme a due amiche, che sono riuscite miracolosamente a salvarsi.

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