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Lucca, tre tifose aggredite a colpi di spranga dopo la partita. Una di loro ha 77 anni

Tre tifose dell’Arezzo, una donna di 46 anni, la mamma 77enne e un’amica di 27 anni, sono state aggredite a colpi di spranga da un gruppo di pseudo tifosi della Lucchese poco dopo la conclusione della partita di domenica. L’aggressione è avvenuta nelle immediate vicinanze dello stadio Porta Elisa di Lucca.
A cura di Susanna Picone
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Notte da incubo per tre tifose dell'Arezzo che sono state aggredite all'uscita del parcheggio ospiti di Lucca, dopo la partita di domenica vinta dalla loro squadra sulla Lucchese. L'auto con a bordo le tre donne, una quarantaseienne alla guida, la mamma di settantasette anni e una ragazza di ventisette, è stata circondata da una decina di persone che avevano bastoni, spranghe e cinghie. L’auto delle tre tifose ha riportato seri danni e loro stesse sono finite al pronto soccorso. “Stavamo già pensando a dove andare a cena: fino a quel punto era stata una bellissima serata con la vittoria dell’Arezzo ma all’improvviso sono spuntate una decina di persone e hanno sfasciato tutto”, hanno raccontato ai quotidiani le tre tifose vittime dell’aggressione. Eleonora Elleboro, la figlia Barbara Donati e l’altra donna si sono messe in auto quando dalle forze dell’ordine in servizio allo stadio è arrivato il via libera per lasciare il parcheggio riservato alla tifoseria ospite. Alla guida dell’Opel Astra c’era Barbara Donati: dopo un centinaio di metri, da dietro un muretto, sono spuntate una decina di persone con le sciarpe della Lucchese al collo. Questi prima avrebbero accerchiato l’auto che si trovava davanti alle donne, che però ha fatto in tempo a premere l’acceleratore e a evitare guai, e così poi loro sono rimaste impigliate nell’assalto dei tifosi.

La denuncia delle tre tifose aggredite – “Ne avevamo alcuni sopra il parabrezza – ha raccontato Eleonora Elleboro a La Nazione – altri con delle spranghe hanno iniziato a colpire la carrozzeria ai lati e il lunotto posteriore. Sono stati attimi terribili: la ragazza che era nei sedili posteriori si è chinata ma non è riuscita a evitare la sprangata che ha sfondato il vetro e l’ha colpita di striscio alla testa”. E così, dopo la corsa al pronto soccorso, le tre tifose hanno trascorso la notte in questura per la denuncia dell’episodio. Le tre donne vittime dell’aggressione, difese dall’avvocato Tiberio Baroni, hanno presentato anche una denuncia contro i responsabili della questura lucchese in servizio allo stadio: “Inammissibile che, come avvenuto in altri derby, non si sia provveduto a scortare le auto dei tifosi amaranto lontano dal Porta Elisa – ha detto l’avvocato – questo per noi configura il reato di omissione di atti d’ufficio”.

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