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Londra, scandali sessuali nel governo May: sex toys, prostitute e molestie alle segretarie

Dopo lo scandalo di Hollywood, nato dalle denunce di attrici e personaggi dello spettacolo indirizzate al produttore Harvey Weinstein, anche in Gran Bretagna sono stati scoperchiati casi di molestie e abusi in Parlamento. La premier May sarebbe informata del comportamento di alcuni suoi ministri attraverso un’informativa settimanale: per esempio il sottosegretario al Commercio estero, Mark Garnier, padre di famiglia, avrebbe inviato la sua segretaria a comprare sex toys.
A cura di Annalisa Cangemi
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 Dopo le denunce contro il potente produttore americano di Hollywood Harvey Weinstein secondo un articolo del Sunday Times di oggi la premier Theresa May sarebbe a conoscenza del fatto che almeno due ministri che fanno parte del suo governo sono noti come "molestatoti sessuali seriali". Il domenicale non fa nomi ma aggiunge, citando alcuni collaboratori del primo ministro, che la premier conservatrice viene aggiornata su voci di corridoio e accuse sui deputati Tories coinvolti in casi di abusi.

Ogni settimana Gavin Williamson, il capogruppo parlamentare dei conservatori, si chiuderebbe nell’ufficio di Theresa May a Downing Street e per fornirle un report dettagliato sui comportamenti di ministri e deputati. Si parla di vizi d'ogni tipo: gioco d'azzardo, relazioni extraconiugali, rapporti con prostitute, dipendenza da droghe, molestie sessuali. Il premier è informato di ogni comportamento moralmente deprecabile che genera imbarazzo nel governo.

Intanto sulla stampa britannica emergono anche i primi nomi dei maggiori indiziati in questo nascente scandalo, dai contorni poco chiari. Il Mail on Sunday punta il dito contro il sottosegretario al Commercio internazionale Mark Garnier, padre di famiglia, 53enne, che ha inviato la sua segretaria ad acquistare giocattoli sessuali in un sexy shop, come lei stessa ha affermato, oltre a rivolgerle in pubblico apprezzamenti molto spinti. L'avrebbe chiamata"tette di zucchero": secondo le giustificazioni che ha fornito si tratterebbe solo di scherzi innocui.

Oltre a lui, è emerso anche il caso del deputato Tory Stephen Crabb, 44enne ex ministro del Lavoro e contendente alla leadership del partito, che ha ammesso di aver scambiato messaggi a sfondo sessuale con una 19enne che si era presentata ai Comuni in cerca di lavoro.

Nei giorni scorsi era emersa la storia di alcune segretarie e assistenti del Parlamento britannico che si scambiano avvertimenti e consigli su Whatsapp, per scovare e neutralizzare deputati e ministri molestatori. Nelle chat ci sarebbero notizie su politici soliti ad adottare comportamenti palesemente sessisti: si va dal deputato che tocca il sedere alle assistenti alle feste a al politico che in taxi è solito provocare la malcapitata di turno. E così le donne cercano di fare squadra, per sfuggire ai soprusi dei colleghi uomini: "Per anni ci siamo tutte guardate le spalle l’una con l’altra" ha spiegato una delle partecipanti alla chat. E ora vogliono mettere proteggere le ignare nuove arrivate.

Denunce di abusi anche nel Parlamento scozzese

Secondo quanto pubblicato dal Sunday Herald ci sarebbero casi di molestie sessuali anche nel Parlamento scozzese. L'avvocato per i diritti umani Aamer Anwar è stata contattata da molte donne per denunciare gli abusi subiti. "Sono molto preoccupata per queste voci", ha detto la ministra della Sanità scozzese, Shona Robison.

Oltre a Westminster, anche in un'altra istituzione britannica si stanno scoperchiando casi del genere: alcune note presentatrici della Bbc hanno fatto fronte comune per denunciare le molestie nell'emittente, creando un vero e proprio gruppo, per denunciare i casi di abusi ai danni di giornaliste e conduttrici.

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