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Lo Stato piange Maria Rita, figlia suicida del boss. Procuratore Reggio: “Siamo tutti responsabili”

Maria Rita Lo Giudice si è tolta la vita domenica gettandosi dal balcone di casa. Il procuratore capo Cafiero de Raho: “Una sconfitta per tutti”. Famiglia chiede autopsia.
A cura di Susanna Picone
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“È un episodio gravissimo di cui siamo responsabili tutti quanti. Il cambiamento in questa terra arriverà quando le famiglie di ‘ndrangheta capiranno che l'onestà premia e avvantaggia più della criminalità, ma abbiamo perso una ragazza che stava provando a percorrere un cammino diverso perché non abbiamo avuto la sensibilità di comprendere che ci sono mutamenti a cui tutti devono concorrere”. Con queste parole il procuratore capo della Dda di Reggio Calabria, Federico Cafiero de Raho, è intervenuto sul suicidio di Maria Rita Lo Giudice – figlia di Giovanni, esponente dell’omonima famiglia mafiosa e fratello di Luciano e Nino, rispettivamente braccio imprenditoriale della cosca e collaboratore di giustizia – che domenica mattina si è lanciata dal balcone della casa senza lasciare alcun biglietto. “Maria Rita Lo Giudice si è tolta la vita e questo deve toccare la coscienza di tutti. Se c'è una ragazza che si è fatta strada nella vita scolastica per la propria onestà, ha conseguito una laurea che è strumento per sottrarsi alla famiglia di ‘ndrangheta di cui fa parte e non siamo capaci di integrarla abbiamo perso tutti quanti”, ha aggiunto Cafiero de Raho.

Funerali rimandati: per la famiglia Maria Rita potrebbe aver assunto stupefacenti

Laureata a pieni voti  in Economia, Maria Rita stava continuando con l’università e recentemente era partita per Francoforte e Bruxelles per un viaggio di istruzione. La carriera universitaria in qualche modo la stava portando lontano da Reggio Calabria, dove il suo cognome è sempre stato sinonimo di ‘ndrangheta. Per conto dei genitori e del fratello della ragazza, l’avvocato di famiglia ha presentato un esposto in procura chiedendo che venga effettuata un'autopsia sul corpo della ventiquattrenne. “La madre ha detto di averla trovata molto strana, alterata la sera prima del suo suicidio ed è un particolare che le è rimasto in mente perché la ragazza non beveva, non fumava e mai avrebbe assunto stupefacenti. Per questo hanno chiesto alla procura di esplorare ogni possibile pista sulla morte della ragazza”, ha detto l’avvocato. Inizialmente fissati per domani, i funerali di Maria Rita sono stati quindi rimandati.

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