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Lo schiaffo del M5s a Berlusconi: Di Maio si tiene la delega alle Telecomunicazioni

La delega alle Telecomunicazioni non andrà alla Lega – come si augurava Silvio Berlusconi – ma se la terrà per sé il ministro del Lavoro e dello Sviluppo economico Luigi Di Maio. Ad annunciarlo è stato lo stesso vicepresidente del Consiglio dopo il vertice di ieri sera a Palazzo Chigi: Di Maio fa sapere che è stato anche trovato l’accordo sulla trattativa Tim.
A cura di Stefano Rizzuti
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La partita sui sottosegretari e sulle deleghe dei vari ministeri si è aperta ufficialmente in questi giorni con i primi incontri a Palazzo Chigi per definire tutte le nomine. Una delle prime decisioni sembra essere quella riguardante le telecomunicazioni, una delega molto importante e molto discussa soprattutto in funzione del ruolo di Silvio Berlusconi che avrebbe voluto un nome a lui vicino. Ma non sarà così: il vicepresidente del Consiglio e ministro di Lavoro e Sviluppo economico, Luigi Di Maio, infatti, ha annunciato che sarà lui a tenersi la delega alle telecomunicazioni. Non un leghista, come sperava invece il presidente di Forza Italia. Una scelta del governo che potrebbe anche complicare i rapporti tra lo stesso Berlusconi e il Carroccio, su cui l'ex presidente del Consiglio faceva affidamento.

L’annuncio di Di Maio è arrivato nella notte, dopo il vertice a Palazzo Chigi con il presidente del Consiglio Giuseppe Conte e con alcuni ministri del governo che si sono occupati soprattutto della questione della nave Aquarius, che dovrebbe proseguire nella sua rotta verso la Spagna dopo la chiusura dei porti italiani. Al termine del vertice di governo, Di Maio ha annunciato anche che è stato raggiunto l’accordo sulla trattativa Tim “che sarebbe scaduto questa notte, lasciando in cassa integrazione circa 30 mila lavoratori e senza dare loro risposte concrete. La trattativa è stata portata avanti dai sindacati che hanno poi coinvolto il ministero del Lavoro”.

Di Maio sottolinea quindi il suo ruolo in quanto ministro di Lavoro e Sviluppo economico: “Questa crisi aziendale ci fa capire perché è importante che Ministero del Lavoro e dello Sviluppo Economico lavorino all’unisono. Così come è importante le delega alle telecomunicazioni, che ho deciso di tenere”, aggiunge annunciando che la delega assai cara a Berlusconi andrà a lui.

Poi Di Maio spiega qual è la situazione sull’accordo con Tim:

Siamo entrati nei ministeri una settimana fa e abbiamo ereditato un problema che era già avviato ad una conclusione, per questo voglio dire che seguirò le prossime fasi con la massima attenzione. L'accordo dovrà essere approvato anche dai lavoratori con un referendum interno, un principio che è alla base dei valori del Movimento 5 Stelle. È importante avere accolto le richieste dei sindacati e che l’azienda si sia resa disponibile ad accettare un compromesso. Il fatto che ci sia la disponibilità a trovare un modo per azzerare gli esuberi e utilizzare strumenti non traumatici, per evitare di far piombare i lavoratori in situazioni difficili, è qualcosa che mi rende felice. Creeremo anche dei tavoli per controllare che questo accordo venga attuato bene. Oggi abbiamo affrontato e risolto solo uno degli aspetti del nuovo piano industriale dell’azienda. Adesso il prossimo passo è continuare a collaborare con tutti per verificare se questo piano industriale è sostenibile. È stata una giornata impegnativa e domani lo sarà altrettanto! Cambiare l'Italia non è una passeggiata, lo sapevamo, ma ogni giorno percorriamo un pezzo di strada insieme.

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