Livorno, pomodori e uova al comizio di Salvini. Lui: “Sfigati”
Da una parte selfie e ovazioni, dall'altra uova e pomodori marci. La visita di Matteo Salvini a Livorno si è rivelata piuttosto movimentata: il leader della Lega, arrivato nella città che diede i natali al Partito Comunista Italiano per un'iniziativa di campagna elettorale, è stato scortato da un imponente schieramento di uomini delle forze dell'ordine e sostenuto da numerosi suoi supporters. Dall'altra parte a contestarlo centinaia di giovani appartenenti a centri sociali e partiti della sinistra radicale, che hanno invitato il segretario del "carroccio" ad andarsene prima di lanciargli addosso uova e pomodori: "Livorno è antifascista", hanno gridato gli attivisti.
Dal canto suo Salvini non ha tardato a replicare; "Ringrazio la Livorno democratica, diamo una lezione di democrazia a questi sfigati". Il leghista ha anche alzato il dito medio e filmato i contestatori con il suo Ipad, infuocando ulteriormente il clima. "Mi impegno a tornare a Livorno una, due, tre, quattro volte – continua il leader del Carroccio, con quella che a molti è parsa una provocazione – fino a quando non sarà possibile anche qui manifestare liberamente. Livorno diventi una città sicura e democratica".
Il segretario della Lega si era distinto anche per un'altra dura replica, stavolta non a dei contestatori ma a Matteo Renzi. Il premier, rivolgendosi ai banchi della Lega in Parlamento, aveva attaccato lo "sciacallaggio" dopo la tragedia dei migranti a largo della Libia: "Non si può solo parlare alla pancia delle persone, anche se qualcuno dice che è il modo per vincere le elezioni. Noi abbiamo avuto alle Europee un risultato inedito negli ultimi 50 anni nel momento di massimo degli sbarchi, con Mare Nostrum pienamente attiva e con una polemica costante su questi temi. L'idea che gli italiani votino sulla base della pancia, come pensa qualcuno, è profondamente offensiva nei confronti degli italiani. C'è un limite allo sciacallaggio di queste ore, c'è un secolo di civiltà giuridica e di valori umani a cui non rinuncia questo Paese in nome della demagogia". La risposta di Salvini è arrivata con un tweet: "Renzi continua a darmi dello sciacallo? Taccia il becchino incapace, recordman di morti e di sbarchi".
