Livorno: a 91 anni, in codice giallo, lasciato per 26 ore su una barella del pronto soccorso
Erano le 15 e 45 di sabato 14 ottobre quando Fosco Orsini, 91enne di Livorno, è entrato nel pronto soccorso dell'ospedale toscano a bordo di un'ambulanza. Malgrado all'uomo fosse stato assegnato un codice giallo, ovvero una situazione di media gravità, l'attesa prima di essere preso in cura dai medici è stata estenuante ed è durata ben 26 ore. L'anziano, infatti, è uscito dal nosocomio alle 18 di domenica 15 ottobre. A raccontare questa incredibile storia di malasanità, riguardante un uomo molto anziano e quindi bisognoso di attenzioni, è stato suo figlio: “La sanità, durante quella giornata, ha tolto la dignità a mio padre”, ha dichiarato.
La storia di Fosco è stata raccontata sul Tirreno: “Tutto è iniziato intorno alle 15 di sabato 14 ottobre – ha raccontato il figlio – Abbiamo chiamato l’ambulanza e poco dopo sono arrivati i soccorsi”. E' stato in quel momento che l’incubo ha avuto inizio. A seguito della diagnosi – di scompenso cardiaco congestizio e bronchite acuta in paziente da fibrillazione atriale – i familiari si aspettavano che il loro caro venisse ricoverato subito dopo gli accertamenti. E, invece, il 91enne ha dovuto attendere 26 ore. “Le mie richieste sono state incessanti. Poco dopo la mezzanotte quando mi è stato risposto per l’ennesima volta che non c’era un posto letto, ho perso anche la pazienza, devo essere sincero: mi si è chiusa la vena – ha raccontato Marco – E di questo mi scuso, sia con il medico che era di turno che con gli infermieri. Anche perché è il sistema sanitario che sta implodendo, altro che snello e funzionale. Durante la notte che ho trascorso in pronto soccorso ho visto altre persone lasciate per ore su un barella. E soprattutto mi sono reso conto di come bastino tre codici rossi in contemporanea per mandare in tilt il sistema”.
