A tre giorni dalle presidenziali francesi, una sparatoria sulla strada più famosa di Parigi è costata la vita a un poliziotto, mentre altri due agenti sono rimasti feriti gravemente. Un assalitore, come confermato dal Ministero degli Interni, è stato ucciso.
- Parigi, l'attentatore già arrestato a febbraio. Nell’auto trovati fogli sull’Isis 21 Aprile
- Nessun legame tra l'attentato di Parigi e il Belgio 21 Aprile
- Diverse armi, tra cui un fucile a pompa, sono state trovate nell'auto dell'assalitore 21 Aprile
- Tre parenti del presunto terrorista sono stati arrestati 21 Aprile
- Il presunto complice dell'attentatore di Parigi si presenta spontaneamente alla polizia 21 Aprile
Diverse armi, tra cui un fucile a pompa, sono state trovate nell'auto dell'assalitore
Diverse armi sarebbero state ritrovate all'interno dell'auto del terrorista ucciso dopo la sparatoria sugli Champs Elysées a Parigi. Si tratterebbe di un fucile a pompa e di alcune armi bianche, tra cui un coltello da cucina. Lo riporta la BFMtv.
Marine Le Pen: "Temo nuovi attentati prima delle elezioni di domenica"
Resta molto alto il pericolo di altri attentati in Francia quando mancano solo 48 ore alle elezioni presidenziali. La leader del Front national, Marine Le Pen, ha detto di temere nuovi attacchi in vista di domenica. "Non voglio dire di più, ma sappiamo che lo Stato islamico ha inviato almeno un terrorista per compiere attentati, e costui è ancora in giro, quindi il pericolo è massimo", ha affermato. La Le Pen ha poi aggiunto di "non credere assolutamente" che l'attentato abbia avuto l'obiettivo di influenzare l'esito delle elezioni.
Tre parenti del presunto terrorista sono stati arrestati
Tre persone vicine all'aggressore degli Champs Elysees sono stati arrestati e in questo momenti posti sotto interrogati dalle agenzie anti-terrorismo, ha detto una fonte giudiziaria alla AFP. Si tratterebbe del francese Karim Cheurfi, 39 anni, pregiudicato e schedato come a rischio radicalizzazione.
Il presunto complice dell'attentatore di Parigi si presenta spontaneamente alla polizia
Il belga segnalato dalle autorità di Bruxelles a Parigi in relazione all'attentato sugli Champs-Elysées si è presentato spontaneamente al commissariato di polizia di Anversa. Lo ha detto il portavoce del ministero degli Interni, Pierre-Henry Brandet.
La prima foto dell'attentatore di Parigi
È stata diffusa la prima immagine del presunto terrorista coinvolto nella sparatoria di ieri degli Champs-Elysees. Si chiama
Karim Cheurfi, ha 39 anni, è nato in Francia, ma gli investigatori sono quasi certi che abbia goduto della complicità di un jihadista arrivato dal Belgio e hanno disposto un avviso di ricerca nei suoi confronti.
Il primo ministro Cazeneuve conferma la pista del terrorismo: "Non cediamo alla paura"
Il primo ministro Bernard Cazeneuve ha appena parlato dal palazzo dell'Eliseo al termine del Consiglio di Difesa convocato da François Hollande. L'incontro è stato "l'occasione per fare un punto specifico sul dispositivo di sicurezza utilizzato per le elezioni", ha detto il premier, ricordando che 50.000, tra poliziotti e gendarmi, sono stati mobilitati. "Nulla ostacolerà il fondamentale momento democratico per il nostro paese. Mi appello alla responsabilità e dignità, ha detto il capo del governo, rendendo omaggio alle forze di sicurezza. È nostro dovere non cedere alla paura, alle intimidazioni, alle manipolazioni, alle divisioni. E' l'oscurantismo e l'intolleranza devono essere combattuta ".
Spari sugli Champs Elysées, ucciso un agente, morto lʼattentatore. Isis rivendica lʼattacco
Torna la paura in Francia, a tre giorni dalle presidenziali. Un uomo ieri sera ha aperto il fuoco sui celebri Champs-Elysées uccidendo un poliziotto e ferendone altri due, prima di venire a sua volta colpito a morte dagli agenti. Si indaga su un possibile complice belga. Il presidente francese Hollande: "E' terrorismo".
I testimoni hanno parlato di "una sparatoria violenta", a colpi di kalashnikov, avvenuta davanti a uno negozio della catena "Marks & Spencer". L'assalitore sarebbe sceso da un'auto, un Audi, sugli Champs-Elysées per poi aprire il fuoco contro il furgone della polizia. "Ha poi cercato di fuggire a piedi, prima di venire abbattuto", ha spiegato il portavoce del ministero dell'Interno, Pierre-Henry Brande. La strada più famosa di Parigi è stata immediatamente chiusa, da Place de la Concorde fino all'Etoile. Tutte le fermate della metropolitana sono state bloccate, e i residenti sono stati invitati a non avvicinarsi al quartiere. Nella sparatoria sarebbe rimasta ferita anche una passante, una turista straniera.
In serata è arrivata la rivendicazione dell'Isis. L'agenzia Amaq, legata allo Stato Islamico, ha riferito che è stato compiuto da un "combattente", identificato in Abu Yusuf al Beljiki, ovvero "il belga". Lo riferisce il Site.
Il procuratore della Repubblica francese, Francois Molins, ha poi comunicato che l'identità del terrorista di Parigi è stata accertata, ma non ha confermato le generalità diffuse da Amaq, adducendo come questo sia un modo per provare a depistare e compromettere le indagini, dato che si sta ancora cercando di capire se l'uomo aveva dei "complici". Secondo i media francesi si chiamerebbe Karim.
E' giallo quindi su un possibile secondo attentatore. Secondo l'agenzia Belga la polizia avrebbe emesso un avviso di ricerca per un secondo sospetto implicato nella sparatoria: si tratterebbe di un jihadista, sarebbe arrivato nella capitale francese in treno dal Belgio e avrebbe in qualche modo aiutato lo sparatore dei Campi Elisi.
L'attacco di Parigi "è terrorismo": lo ha detto il presidente francese Francois Hollande, parlando in diretta tv. "Mi rivolgo ai cittadini: sono protetti, devono esserlo e lo saranno", ha quindi aggiunto il presidente francese, promettendo "vigilanza assoluta" in vista delle presidenziali di domenica. Le indagini sono state affidate all'antiterrorismo e il portavoce del ministero dell'Interno francese ha fatto sapere che l'obiettivo dell'attacco sugli Champs-Elysées era la polizia.