Le notizie del 19 gennaio sulla crisi di Governo tra Conte e Renzi in diretta. Il presidente del Consiglio Conte ha ottenuto la fiducia dell'Aula del Senato sulla risoluzione presentata dalla maggioranza (Pd-M5S-Leu-Autonomie) che approva le sue comunicazioni sulla situazione politica. A Palazzo Madama sono stati 156 i voti a favore, lontani dai 161 della maggioranza assoluta. 321 i voti di ieri alla Camera. Renzi attacca Conte nel suo lungo intervento in Aula: "Ha cambiato la terza maggioranza in tre anni, ha governato con Matteo Salvini. La crisi istituzionale non è aperta ma l'Italia vive una crisi sanitaria ed economica". Italia viva, per bocca di Teresa Bellanova, aveva confermato l'astensione. Pier Ferdinando Casini (Udc) e Mario Monti (Misto) hanno annunciato che voteranno la fiducia, così come Sandra Lonardo (moglie di Mastella). Anche il senatore ex M5s Gregorio De Falco (Misto) voterà a favore della fiducia nei confronti del governo Conte. Mentre Emma Bonino (+Europa) ha detto che voterà contro. A favore hanno votato anche due senatori di Forza Italia.
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Bellanova conferma: “Italia Viva si asterrà sulla fiducia al Senato”
L’ex ministra dell’Agricoltura, Teresa Bellanova, interviene a Un giorno da pecora, su Radio 1, e conferma che Italia Viva si asterrà sul voto di fiducia al Senato al governo Conte. “Riuniremo il nostro gruppo prima del voto, ma l'orientamento unanime è quello dell'astensione. Non votiamo no perché il nostro progetto non era mettere in discussione il perimetro della maggioranza”, afferma.
Lonardo Mastella voterà la fiducia: “Sono responsabile e costruttrice e non chiedo nulla in cambio"
Sandra Lonardo, moglie di Clemente Mastella, conferma intervenendo al Senato che voterà a favore della fiducia al governo Conte. Lonardo inizia il suo intervento elogiando le scelte di Matteo Salvini e Matteo Renzi quando entrambi decisero, ai tempi del governo Conte I e Conte II, di far nascere questi esecutivi. In entrambi i casi Lonardo chiama in ballo il marito, ricordando come in molti abbiamo citato Mastella per quelle decisioni, facendo riferimento all’idea di essere responsabili. Poi Lonardo attacca Giorgia Meloni: “Quanto a Meloni che ieri con fare plateale ha parlato con disprezzo di una linea aerea della famiglia Mastella, ricordo che utilizzò il confortevole aereo Scilipoti per conservare il suo posto da ministro nel governo Berlusconi, incredibile dimenticanza. Perché non ebbe crisi di coscienza? Perché non si è vergognata di votare sull’aereo Scilipoti? Che doppiezza morale”.
Lonardo arriva ad oggi, alla crisi di governo: “Il Paese è segnato a una crisi sociale, c’è senso di smarrimento senza precedenti. Un gruppo di parlamentari con il coraggio della responsabilità, lo stesso mostrato da Salvini e Renzi in altri momenti, non di avallo al governo ma di amore per il Paese. E si grida allo scandalo. C’è una differenza: questa, parlo per me, mia responsabilità non ha chiesto nulla e non chiede nulla e non avrà nulla. Oggi questo Paese richiede da chi lo ama non crisi di governo ma slanci generosi. Mi sento responsabile, costruttrice e darò il mio voto europeista al governo Conte”.
Liliana Segre voterà sì alla fiducia al governo: “Essere venuta qua è già una risposta”
“Sono venuta a votare sì” alla fiducia al governo Conte, dice chiaramente la senatrice a vita Liliana Segre, intercettata dai cronisti a Palazzo Madama. “Che sia venuta è già una risposta”, afferma, A chi le chiede un commento sul discorso del presidente del Consiglio, Segre risponde: “Sono stata prestata alla politica, senza essermene mai occupata, dal presidente Mattarella che un giorno mi ha fatto senatrice a vita. Io sono spettatrice. Ho iniziato molte cose tardi ma tardi così non pensavo. Devo rileggere quel discorso, capire se ha toccato certi punti che mi interessano”.
Per Scilipoti è tornata l'ora dei responsabili: "Si scelga per interesse Paese, io sarei stato contro crisi"
Quando si parla di responsabili non può mancare Domenico Scilipoti, colui che nel 2010 salvò – insieme ad altri parlamentari – il governo Berlusconi. Nella giornata del voto di fiducia al governo al Senato, Scilipoti si aggira per i corridoi di Palazzo Madama, ma non per godersi lo spettacolo: “Qui non c’è niente di cui godere, qui è l’Italia che rischia”. Intercettato dall’Adnkronos Scilipoti spiega di non serbare rancore per il ritorno di moda dei responsabili, ora definiti costruttori: “Non c'è spazio per la vendetta nella cultura cristiana. Siamo in una fase delicata per il Paese. Lo dico io, che sono medico di medicina territoriale in prima linea nella lotta contro il Covid”.
Nessuna rivincita, quindi, ma solo l’obiettivo di “nobilitare la politica con la P maiuscola. Chi entra in politica vuole contribuire a fare qualcosa di utile: dobbiamo smetterla di denigrare e delegittimare l'avversario. Ho sempre detto che la democrazia parlamentare è fondamentale. Le persone che amano il Paese, nei momenti particolari, devono fare delle scelte. Il giudizio non può essere alternato: non è che se sostengo la tua maggioranza sono bravo e se sostengo le altre non lo sono”. Scilipoti prosegue: “L’importante è che chi compie delle scelte, lo faccia nell'interesse del Paese e secondo coscienza. Nel caso in cui dei parlamentari si dovessero accorgere che una scelta sostenuta dal proprio partito potrebbe essere non utile per il Paese devono avere il coraggio di assumersi responsabilità a viso aperto”. E se la sua situazione si fosse ripresentata oggi, rifarebbe le stesse scelte: “Sì. Oggi, se fossi stato in Parlamento, avrei aperto un dibattito all'interno di Forza Italia e avrei cercato di sostenere le ragioni del no alla crisi e il no al voto in questo momento”.
Il centrodestra si è riunito in vista del voto di fiducia in Senato
È iniziato qualche minuto fa il vertice del centrodestra, riunitosi per fare il punto della situazione politica in vista del voto di fiducia nell'aula del Senato.
Senato, seduta sospesa per un'ora per la sanificazione
La seduta al Senato, riunito oggi per votare la fiducia a Giuseppe Conte, è stata sospesa per un'ora in modo da consentire la sanificazione dell'aula. Riprenderà alle 13.35 la discussione sulle comunicazioni del presidente del Consiglio. Dopo qualche ora, verso le 15.30, è atteso l'intervento di Matteo Renzi.
FdI: "Se Conte avrà maggioranza risicata, intervenga Mattarella"
"Vediamo quale sarà l’esito della chiama, ma nel caso la maggioranza non sia autosufficiente chiediamo al Presidente della Repubblica di valutare se una maggioranza così risicata possa governare il Paese in un momento così tragico": lo ha detto il capogruppo di Fratelli d'Italia in Senato, Luca Ciriani, parlando alla stampa a Palazzo Madama.
Liliana Segre arriva in Senato: lungo applauso e moltissimi senatori in piedi
Lungo applauso nell'Aula del Senato all'arrivo di Liliana Segre, la senatrice a vita sopravvissuta ad Auschwitz. Molti i senatori che si sono alzati in piedi, come fatto anche dal presidente del Consiglio, Giuseppe Conte. Ieri Segre aveva annunciato la sua presenza a Palazzo Madama affermando: "Non partecipo ai lavori del Senato da molti mesi perché, alla mia età, sono un soggetto a rischio e i medici mi avevano caldamente consigliato di evitare. Contavo di riprendere le mie trasferte a Roma solo una volta vaccinata, ma di fronte a questa situazione ho sentito un richiamo fortissimo, un misto di senso del dovere e di indignazione civile".
Bonino: "Non voterò la fiducia, governo Conte non era forte e responsabile prima e non lo è adesso"
"La litigiosità stucchevole nella maggioranza è fin troppo nota. Ci avete travolto di Dpcm e poi di decreti omnibus, sempre correlati dalla fiducia. Conte ci ha annunciato necessaria, lo penso anche io. Ma questa svolta non può avvenire con la compagine governativa attuale, specialmente se sostenuta da una maggioranza raccogliticcia. Questo non è essere responsabili o costruttori. Non sto difendendo Renzi che peraltro, egocentrico com'è, non apprezzerebbe: sto dicendo che tutte queste questioni erano aperte prima dello strappo di cui vi siete tanto stupiti. Responsabilità per me non è tirare a campare, ma stilare un Next Generation Eu all'altezza. Non a caso si chiama così: non si può continuare così. Ci serve un governo forte e responsabile e il suo non lo era prima e non lo sarà domani. In politica contano le idee e non solo i numeri, per questi non le voterò la fiducia. Temo che sprecherete questa occasione, è il mio più grande timore": lo ha detto Emma Bonino in Senato.
I numeri al Senato: chi voterà la fiducia al Governo Conte
Il Senato è ancora in bilico. Alla fine della discussione si inizierà a votare: per il sì saranno sicuramente i gruppi del Governo. Il Movimento 5 Stelle ha 92 senatori, il Pd ne ha 35, 8 Leu e 8 le autonomie. Poi ci saranno i 4 del gruppo Maie-Italia23, i senatori a vita Mario Monti, Elena Cattaneo e Liliana Segre e i costruttori, come Sandra Lonardo (moglie di Mastella), gli ex 5 Stelle Buccarella e De Falco e Ruotolo del Misto. Non si è capito se Nencini del Psi voterà sì o no. Con lui sarebbero 154, perché Castiello – M5S – è malato di Covid e non presente. Anche Giarrusso sarebbe stato recuperato all'ultimo minuto. Il Governo dovrebbe raccogliere intorno ai 155 voti, non sono stati convinti – per ora – né i senatori dell'Udc, né qualche responsabile di Forza Italia. La maggioranza assoluta è 161. Di contro però, astenendosi i senatori di Italia Viva, non dovrebbe esserci il pericolo di venire superati dai voti contrari.
Il centrodestra presenta una risoluzione in Senato e chiede le dimissioni di Conte
Il centrodestra ha presentato in Senato una risoluzione unitaria sulle comunicazioni del presidente del Consiglio chiedendo le dimissioni di Giuseppe Conte. Si tratta dello stesso testo presentato anche ieri alla Camera, firmato dai capogruppo di Lega (Massimiliano Romeo), Forza Italia (Annamaria Bernini), Fratelli d'Italia (Luca Ciriani) e Cambiamo (Paolo Romani).
Amendola: "Liliana Segre tra i banchi del Senato. Un esempio per tutti noi"
"Guardo Liliana Segre tra i banchi del Senato e penso a due parole che si inverano: disciplina e onore. Un esempio per tutti noi": lo scrive il ministro Vincenzo Amendola su Twitter, allegando una foto della senatrice a vita, sopravvissuta ad Auschwitz.
De Falco (Misto) voterà sì alla fiducia
Gregorio De Falco voterà sì alla fiducia al governo di Giuseppe Conte. Il senatore, ex M5s ora Gruppo Misto, ha spiegato che il presidente del Consiglio ha fatto "un chiaro riferimento" a una risoluzione presentata dallo stesso De Falco alcuni giorni fa. De Falco nelle ultime ore aveva detto che avrebbe votato in base a quanto avrebbe detto Conte in Aula.
Nencini (Iv) non dice se voterà la fiducia a Conte
"La crisi è stata formalizzata da un azzardo che io non condivido. Su un punto Conte ha ragione: governare l'incognito in questa tragedia è un carico che dalla guerra nessuno ha mai portato e questo è motivo sufficiente per rimboccarsi le maniche e dare una mano senza pretendere nulla. Proprio perché durante l'emergenza il comportamento degli italiani è stato esemplare, vogliono che ci occupiamo prima delle certezze che di altro. Veniamo al punto, perché è inutile girarci intorno: è evidente che oggi non servono 161 voti per la fiducia, basta leggere la Costituzione. Ci sono già stati governi che non hanno goduto della maggioranza assoluta, tutti governi ponte e verso soluzioni che si andavano delineando": lo ha detto il senatore di Italia Viva, Riccardo Nencini, prendendo la parola in Senato.
E ancora: "Sarebbe un errore affrontare le sfide ore senza un progetto politico preciso. I socialisti hanno un'idea precisa: riparta il presidente del Consiglio con la maggioranza esistente allargandola alle forze europeiste. Apprezzo che finalmente si sia condivisa una verità: anche io ho avuto il telefono caldo in questi giorni, ma un governo non si può fare alla ricerca di qualche voto in più. A chi mi ha cercato ho detto che non corrispondo alla poltrona del barbiere".
E ha concluso: "Non so se il Pd condiva o meno i propositi di Conte. Non ho colto segni nel dibattito di ieri. So invece che i socialisti valuteranno a tempo il suo proposito, tenendo conto che in questi mesi abbiamo sostenuto il governo da apolidi: non ne facevamo parte e non abbiamo mai ricevuto un invito. Quando non eravamo d'accordo abbiamo espresso qui il nostro dissenso. Ci sta a cuore solo un progetto di rinascita per l'Italia: approvato lo scostamento di bilancio convochi le forze europeiste, questa è la strada".
L'annuncio di Monti: "Voterò la fiducia"
"Lei invita a sostenere il suo governo a chi ha a cuore l'Italia. Ma cosa vuol dire questo? Vuol dire avere a cuore il voto degli italiani alle prossime elezioni o avere a cuore il futuro dei figli degli italiani? Sappiamo che c'è spesso un contrasto tra queste due posizioni. Lei dovrà aiutare il Paese e rendersi conto della realtà": lo ha detto il senatore Mario Monti parlando in seguito all'intervento di Giuseppe Conte. "Le considerazioni che ha fatto ieri e oggi mi inducono ad avere un atteggiamento positivo. Concludo annunciando il mio voto di fiducia: non le porto voti se non il mio che sarà un voto libero e condizionato da quelli che saranno i provvedimenti. Se ci saranno i riscontri non voterò soltanto ma mi adopererò con l'opinione pubblica, anche internazionale, per sostenere ciò che verrà fatto".
Casini: "Voterò la fiducia al governo, ma sono preoccupato. Maggioranza va allargata"
Pier Ferdinando Casini ha preso la parola in Senato, durante la discussione, e ha annunciato che voterà la fiducia a Giuseppe Conte: "Vorrei annunciare il mio voto favorevole al governo e porgo il mio rispetto per gli sforzi che ha messo in campo nell'affrontare la pandemia. Credo che abbiate fatto un buon lavoro, soprattutto nella prima fase. Credo che comunque nessuno, come hanno dimostrato gli altri governi nel mondo, possa avere il pregio dell'infallibilità davanti a una vicenda drammatica come questa. Però io sono molto preoccupato perché non condivido in alcun modo il trionfalismo di chi si accontenta del pallottoliere e dimentica le ragioni della politica. Questa crisi è stata aperta in modo sbagliato e frettoloso, ma non inaspettato, se è vero che da mesi erano evidenti gli scontri all'interno del governo. Per noi che sosteniamo il governo ora c'è da capire se da questa crisi il governo ci esce più forte o più debole. Al di là della maggioranza, questo governo deve allargare la base di condivisione. Il governo rischia di chiudere questa esperienza indebolito. Un conto è avere una formazione politica formata su un patto, un altro è avere una formazione di responsabili che con un voto sostengono il governo".
Conte in Senato contro Iv: "Ora servono forze politiche che fuggano da egoismi"
Nel suo discorso oggi in Senato, Giuseppe Conte, ha puntato il dito contro Italia Viva, affermando che aprendo la crisi Matteo Renzi abbia compiuto un "gesto di grave irresponsabilità". Per poi chiedere il sostegno al governo delle altre forze politiche che "hanno a cuore il bene dell'Italia". E ancora: "Servono un Governo e forze parlamentari volenterose, consapevoli delle difficoltà che stiamo attraversando e della delicatezza dei compiti, servono donne e uomini capaci di rifuggire gli egoismi e di scacciare via la tentazione di guardare all'utile persona. Servono persone disponibili a riconoscere l'importanza della politica".
Conte apre alle forze europeiste: "Aiutateci a rimarginare la ferita che la crisi ha prodotto"
"Questo governo ha una base solida di dialogo, tra Movimento Cinque Stelle, Partito democratico e Liberi e Uguali. Sarebbe un arricchimento per questa alleanza ricevere il contributo politico di formazioni che si collocano nella tradizione europeista. Ma chiedo un appoggio limpido e trasparente, basato su una convinta adesione a un progetto politico. Certo i numeri sono importanti, ma la qualità del progetto politico è più importante. Chiediamo a tutte le forse politiche che hanno a cuore il destino dell'Italia, aiutateci a ripartire con la massima rapidità, aiutateci a rimarginare la ferita che la crisi ha prodotto": lo ha detto Giuseppe Conte prendendo la parola in Aula a Palazzo Madama.
Conte oggi al Senato: "Adesso voltiamo pagina, Paese merita governo coeso"
"Adesso bisogna voltar pagina. Questo Paese merita un governo coeso, dedito a tempo pieno a lavorare esclusivamente per il benessere dei cittadini e per favorire una pronta ripartenza della nostra vita sociale e una incisiva ripresa della nostra economia": lo ha affermato il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, nel suo intervento di questa mattina al Senato che a fine giornata voterà la fiducia.
Salvini: "Spero che governo pasticcione e immobile tolga presto il disturbo"
"Conte: abbiamo lavorato bene e fatto tanto per tutti, Partite Iva e famiglie, studenti e lavoratori, medici e commercianti, donne, giovani e pensionati. Davvero? Voi ve ne siete accorti???": lo scrive Matteo Salvini su Twitter dall'Aula del Senato. Poco prima aveva affermato:"Verso l'Aula del Senato per ascoltare Conte… Gli porterò i vostri saluti, sperando che questo governo litigioso, pasticcione e immobile tolga presto il disturbo, Azzolina in testa. Buona giornata!".
Conte in diretta al Senato: "Sono a disagio, dovremo concentrarci sull'emergenza. Non parlare di crisi senza fondamento"
"L'ho confessato ieri, accerto un certo disagio. Sono qui oggi non per illustrare misure di sostegno per cittadini e imprese, ma per provare a spiegare una crisi di cui i cittadini, e io stesso, non vedono un plausibile fondamento. Le nostre energie dovrebbero essere concentrate sulle risposte urgenti che aspetta il Paese, che ogni giorno si misura con la paura della malattia e lo spettro dell'impoverimento. Rischiamo di perdere il contatto con la realtà. C'era davvero bisogno di aprire una crisi politica in questa fase? Credo di no",
Salvini: "Chi sostiene il governo non è responsabile: è complice del disastro"
"Chi sostiene questo governo non è responsabile, è un complice", lo ha detto Matteo Salvini dopo il voto di fiducia alla Camera. E ancora: "Ormai c'è il ‘senatore Ikea': monti, smonti a seconda delle esigenze. Chi salva il governo che ha creato più disastro nel mondo occidentale pensa alla poltrona". Il leader della Lega ha parlato anche di quello che accadrà oggi: "Non arrivano alla maggioranza assoluta, chi non ce l'ha si deve dimettere poi Conte non lo farà, perché ha la faccia multicolor… diciamo cosi", ha detto.
Conte al Senato: "Abbiamo commesso errori, ma avanti a testa alta"
Il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, sta parlando in questo momento in Senato. Di fatto, il discorso è lo stesso pronunciato ieri alla Camera: Conte non ha negato che nel percorso del governo, nella gestione della pandemia, non ci siano stati errori, ma chiede di andare avanti a testa alta in nome di tutti gli sforzi fatti per contrastare il coronavirus, proteggere la salute delle persone e rilanciare l'economia. Ai banchi del governo, al fianco di Conte si vedono i ministri Speranza, Bonafede, Franceschini, Di Maio, Guerini, Lamorgese, Amendola e D'Incà. In Aula, tra gli altri senatori, presenti Matteo Renzi e Matteo Salvini, che interverranno nel corso della giornata.
Renzi: "Oggi giornata di dibattito in Senato, io interverrò nel pomeriggio"
"Oggi giornata di dibattito in Senato sul Recovery Plan e sulle dimissioni delle nostre ministre. Io interverrò nel pomeriggio. Buona giornata a tutti": lo scrive Matteo Renzi su Twitter.
Conte al Senato, la diretta del discorso e del voto di fiducia
Dopo aver incassato ieri la fiducia alla Camera tra pochi minuti il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, sarà in Senato per chiedere la fiducia. Conte interverrà in Aula con un discorso simile, se non identico, a quello pronunciato ieri a Palazzo Madama. Si procederà poi con la discussione e le dichiarazioni di voto. L'esito finale della votazione dovrebbe arrivare questa sera, intorno alle 20.30. Tutta la diretta della giornata in Aula sarà trasmessa sulla pagina di Palazzo Madama.
Binetti: "Non voterò la fiducia a Conte perché non ha parlato di allargare la maggioranza"
La senatrice Paola Binetti, in un'intervista con il Corriere della Sera, afferma che non voterà la fiducia a Giuseppe Conte. Il motivo? Nel suo discorso in Parlamento non ha aperto a un allargamento della maggioranza: "Conte chiede un voto sulla storia dell'esecutivo Conte II. Non c'è stato un riferimento all'allargamento della maggioranza a un nuovo soggetto centrista. Il Paese ha bisogno di un partito di centro". E sulla previsione al voto di oggi in Senato: "Il governo non avrà la maggioranza assoluta. Oggi è no. Del doman non v'è certezza".
Renzi: "Se Conte va avanti con meno di 161 voti dimostra di essere attaccato alla poltrona"
"Formalmente non abbiamo aperto una crisi, abbiamo chiesto di dare più soldi alla sanità , che si riaprano le scuole, che si parli di giovani e di lavoro, noi siamo gli unici che le poltrone le lasciano": lo ha detto ieri sera Matteo Renzi intervenendo alla trasmissione Quarta Repubblica su Rete 4. Il leader di Italia Viva ha anche attaccato direttamente il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte: "La politica è fatta di gesti e sfumature, noi abbiamo scelto di dire no alla fiducia astenendoci, se non hai la fiducia non puoi non andare al Quirinale, se domani Conte con meno di 161 voti va avanti, dimostra di essere attaccato alla poltrona".
Bonetti (Iv): "Conte apre a qualsiasi maggioranza per restare dov'è"
"C'era bisogno di una crisi", dice Elena Bonetti, ormai ex ministra, a Radio Anch'io. "Ora vediamo come va a finire questa crisi, ieri Conte per rimanere su quella poltrona ha aperto a qualsiasi maggioranza. Noi abbiamo chiesto una visione forte di un Governo politico del Paese ma ci si sta spostando su una maggioranza numerica".
De Falco prende tempo: "Deciderò cosa votare dopo aver ascoltato Conte"
Gregorio De Falco è tra i costruttori più accreditati, senatore ex Movimento 5 Stelle, da tempo confluito nel Misto: "Ascolterò il premier e poi deciderò in base all'interesse degli italiani", spiega intervistato dal Corriere. "Non anticipo la mia posizione proprio per il rispetto del Senato. Di certo, mi attendo una cosa: l'immediato e diretto interesse nei confronti della tutela dei cittadini. Io chiedo il lockdown e poi la riapertura in sicurezza con gli strumenti di moderazione".
Molinari (Lega): "Pensavo Conte avesse numeri più solidi, Governo appeso a due voti"
"Onestamente, mi aspettavo che Conte avesse numeri più solidi, alla Camera sono soltanto 6 voti sopra la maggioranza assoluta", attacca Riccardo Molinari, capogruppo della Lega alla Camera, in un'intervista al Corriere della Sera. Secondo Molinari se il premier non avesse la maggioranza assoluta "avrebbe gravi difficoltà nelle commissioni e sui passaggi importanti dovrebbe raggranellare i voti. Senza maggioranza assoluta, Conte si dovrebbe dimettere". Meglio andare a votare che "l'immobilismo e l'incapacità di gestire le cose, tutto il mondo produttivo si lamenta di come è gestita l'epidemia, peggio ancora con un governo appeso a due voti".