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Lite a scuola elementare: i bimbi fanno pace ma tra i genitori finisce a pugni

Una lite tra piccoli alunni in classe, al termine delle lezioni è sfociata in un’aggressione tra i due padri dei bambini di una scuola elementare. Uno dei due genitori è finito in ospedale con trauma cranico e un probabile distacco della retina dopo essere stato preso a pugni dal rivale.
A cura di Antonio Palma
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Tutto è iniziato con un classico litigio a scuola tra bambini compagni di classe e la storia poteva finire tranquillamente con un stretta di mano tra i giovani alunni visto che poco dopo avevano fatto pace, ma a metterci lo zampino è stato l'intervento dei genitori che ha trasformato la vicenda in un'aggressione con relative denunce e contro denunce. È quanto accaduto nelle scorse ore  a Foligno, in provincia di Perugia dove la lite è sfociata in un'aggressione a pugni tra i padri dei due piccoli coinvolti. A denunciare l'accaduto al locale commissariato di polizia è stato proprio uno dei genitori. Secondo la ricostruzione, al termine di una normale giornata in una scuola elementare di una frazione, quando era andato a riprendere il figlio, l'uomo si era accorto di un vistoso arrossamento attorno al collo del minore.

Dopo aver chiesto spiegazioni, ha scoperto che un compagno di classe poco prima dell'uscita lo aveva preso per il collo procurandogli un vistoso arrossamento dopo il suo rifiuto di fargli lo zaino. Per approfondire la questione l'uomo si è quindi fermato a casa dell'amichetto che, pentito di quanto fatto, ha chiesto scusa al compagno di scuola stringendosi la mano. Tutto sembrava risolto ma in serata il padre del compagno di classe si è presentato sul luogo di lavoro dell’uomo e – secondo l’accusa – alla presenza del figlio lo avrebbe colpito con due violenti pugni alle tempie.

L'altro si è accasciato al suolo ed è stato immediatamente soccorso e trasportato in ospedale dove i medici hanno accertato un trauma cranico e un probabile distacco della retina. A questo punto l'uomo ha deciso di sporgere denuncia contro l'altro genitore, un 44enne incensurato e praticante boxeur che ora dovrà rispondere di lesioni personali. Secondo la polizia, l’uomo avrebbe perso la testa perché nel frattempo i segni attorno al collo del bambino si erano completamente riassorbiti e forse ha pensato che suo figlio fosse stato accusato ingiustamente.

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