1.445 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito

L’incubo di Agitu, l’allevatrice minacciata di morte: “Brutta negra, vai via o ti uccido”

La 40enne etiope, elogiata come esempio di integrazione di successo grazie al suo allevamento di capre in Val dei Mocheni, nella provincia autonoma di Trento, da mesi denuncia continue minacce, danneggiamenti, insulti razzisti e aggressioni ai suoi danni da parte di un vicino che vuole allontanarla dalla zona e impedirle di lavorare nell’azienda agricola.
A cura di Antonio Palma
1.445 CONDIVISIONI
Immagine

La sua storia fatta di duro lavoro, impegno e passione era stata racconta da giornali e tv come un esempio di  integrazione di successo dopo essere arrivata in Italia otto anni fa in fuga dalla repressione nel suo Paese l’Etiopia. Da alcuni mesi però la sua storia si è trasformata in un incubo con pesanti insulti a sfondo razzista che ben presto di sono trasformati in minacce, anche di morte, e danneggiamenti alla sua azienda agricola e di allevamento. Stiamo parlando di Agitu Ideo Gudeta, allevatrice e titolare di una azienda agricola  a Frassilongo, in Val dei Mocheni, definita anche la "Regina delle capre felici" grazie alla straordinaria storia di successo della sua azienda di formaggi. Come ha raccontato lei stessa ai giornali locali, infatti da diversi  mesi è vittima di feroci insulti, danneggiamenti e aggressioni verbali e fisiche da parte di un vicino che ormai le impedisce  di prendere sonno alla sera. Già nel giugno dello scorso anno l’uomo avrebbe dato alcuni segnali di intolleranza nei confronti dell’allevatrice, di un suo dipendente e un richiedente asilo che lavora in azienda come tirocinante. "Loro sono di colore come me, e quell’uomo si è messo in testa che dobbiamo andarcene. Da un momento all’altro abbiamo perso la nostra libertà: non sappiamo come uscire da questo incubo"  ha raccontato la 40enne etiope.

"Dispetti a non finire, gomme della macchina e del carretto bucate nella notte, danni ai macchinari e ogni volta che passiamo davanti alla sua proprietà insulti a non finire, parolacce, minacce. Ma negli ultimi mesi le cose sono degenerate. Il suo razzismo è esploso" ha rivelato l'allevatrice. Con il passare dei mesi le cose si sono complicate ancora di più con aggressioni dirette. "Stavo pulendo la mungitrice quando mi ha preso per il collo dicendo “Ti uccido”. Non capivo cosa stesse succedendo, mi mancava il respiro ma in qualche modo sono riuscita a colpirlo alle parti basse e sono riuscita a scappare. I medici mi hanno dato 7 giorni di prognosi" è il drammatico racconto di una prima aggressione. La seconda pochi giorni dopo: "Era il tardo pomeriggio e mi trovavo al pascolo, quando mi ha raggiunto in moto. Quando è sceso dal mezzo e ha iniziato ad avvicinarsi a piedi, ho impugnato il cellulare per filmare l’accaduto. Quando ha alzato la mano mi sono difesa col bastone, ma è riuscito a strapparmelo di mano e sono caduta a terra. Così ha iniziato a premere il legno sul collo. Schiacciava e gridava “Io ti uccido”. Con tutta la forza che avevo in corpo ho usato i piedi per allontanarlo e ho chiamato le forze dell’ordine". A inquietare la donna non mancano strani episodi di violenza sugli animali. "Una capra l'abbiamo trovata uccisa una mattina e abbiamo chiamato i forestali e subito è stato escluso il lupo come responsabile. Ci hanno detto che era stata chiaramente asportata una mammella con un arma da taglio" ha ricordato Agitu, concludendo:  "I carabinieri stanno facendo il possibile, ma purtroppo pare che in queste situazioni intervenire sia molto difficile"

1.445 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views